Il corpo della Beata Eustochio traslato da S. Pietro in Duomo

A lei si appellano gli esorcisti e coloro che vogliono superare situazioni di separazione e contrasto, perché in vita sopportò le maldicenze degli umani e le vessazioni del maligno.
Dopo la morte, si dice che intorno alla sua tomba avvennero numerosi e straordinari miracoli. Tanto che la beata Eustochio, al secolo Lucrezia Bellini, fu proclamata beata a furor di popolo, senza un vero processo ecclesiastico e un pronunciamento ufficiale della Chiesa. Dal 1806 riposava nella chiesa di San Pietro, a Padova, che ora lascerà per un anno. Ieri infatti la beata Eustochio è stata traslata al Duomo per celebrare i 550 anni dalla sua morte e il “giubileo”, al contempo, sarà anche l’occasione per ristrutturare la chiesa di San Pietro.
Ad accompagnare le reliquie, nel pomeriggio, c’era un folto gruppo di devoti, che hanno sfidato la pioggia sfilando in una breve processione. Armati di ombrello e buona volontà, si sono radunati alla chiesa di San Pietro e poi, passando per via Accademia, sono arrivati in Cattedrale. Lì la beata Eustochio rimarrà fino al 2020: per l’occasione è stata anche rifatta la maschera mortuaria della beata, costruita attraverso la rilevazione con lo scanner in tre dimensioni.
Lucrezia Bellini nacque a Padova nel 1444, dalla relazione clandestina tra un uomo sposato, Bartolomeo Bellini, e una monaca. A sette anni entrò come educanda nel monastero di San Prosdocimo a Padova, lì dove era nata, e a 17 anni con la vestizione prese il nome di Eustochio. Morì a soli 25 anni dopo una vita di sacrificio, lavoro e preghiera e di grande coraggio di fronte alle maldicenze e alle vessazioni del maligno.
«Ci sono prove evidenti», sottolinea monsignor Pietro Brazzale, postulatore delle Cause dei Santi della Diocesi di Padova, «che per molti anni fu tormentata dal demonio. Verso questa beata c’è stato un crescendo di devozione, su cui contribuì sicuramente l’interesse dimostrato da papa San Giovanni Paolo II, dal famoso esorcista padre Gabriele Amorth e da altri esorcisti italiani».
In questo periodo le messe con le preghiere di guarigione e di liberazione che solitamente si tengono ogni terzo sabato del mese alle ore 10 nella chiesa di San Pietro, coinvolgendo numerosi devoti provenienti da tutta Italia, saranno celebrate in Cattedrale. –
Silvia Quaranta
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