Il dirigente del Verde è indagato a Firenze per falso e abuso

PADOVA. Avrà anche un curriculum professionale di tutto rispetto, ma contemporaneamente risulta indagato per turbativa d’asta, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, falso, abuso d’ufficio, e danneggiamento del patrimonio arboreo della città.
Lui è Ciro Degl’Innocenti, il nuovo capo settore Verde, Parchi e Agricoltura Urbana, assunto da pochissimi giorni a Palazzo Moroni per prendere in mano un’area che da ormai più di 3 anni non ha un dirigente. Arriva da Firenze, così come il neo capo dell’Ambiente Simone Dallai, ed ha un pedigree decisamente “green”, visto che da semplice giardiniere del municipio di Firenze ha poi raggiunto livelli dirigenziali e di responsabilità del verde nei quartieri del capoluogo toscano (grazie anche alla laurea in Scienze Agrarie).
Un curriculum che però nasconde una macchia, non ancora indelebile, ma che rischia di far diventare inopportuna la scelta di assumerlo da parte della giunta di Sergio Giordani. Risulta infatti invischiato in un’inchiesta della Procura di Firenze sulla manutenzione del verde pubblico fiorentino partita nel 2015, insieme ad altri sei dirigenti e funzionari del Comune toscano. Secondo le ipotesi di accusa, i dipendenti non avrebbero mai adottato un provvedimento tra il 2011 e il 2014 in materia di manutenzione ordinaria degli alberi e né avrebbero indetto una gara per affidare stabilmente il servizio. In sostanza, nessun bando di gara ma solo affidamenti diretti e procedure di cottimo fiduciario. E nelle carte della Procura questi affidamenti sarebbero 49, di cui 13 sempre rivolti alla stessa ditta. Tutto questo, tra l’altro, avrebbe provocato anche la malattia di molte piante, poi abbattute perché diventate pericolose, generando anche l’accusa di deturpamento di bellezze naturali e danneggiamento del patrimonio nazionale. Tutti sono stati rinviati a giudizio il 27 febbraio scorso, compreso il neo dirigente a Palazzo Moroni.
Sul dirigente però la giunta Giordani si è arroccata, difendendo la scelta: «È stata compiuta secondo un criterio di merito e un criterio di legittimità» ha osservato l’assessore all’ambiente Chiara Gallani, che si è occupata del bando. «Quello di Degl’Innocenti ci è parso il curriculum migliore per la lunga esperienza amministrativa nel comune di Firenze, passando per ruoli di indubbia rilevanza nelle associazioni nazionali di settore e di consulenza per il Ministero dell’Ambiente».
Sull’indagine: «Ne abbiamo discusso a lungo con lo stesso Degl’Innocenti e con il segretario generale, che ha espresso il suo avviso favorevole sulla questione». «Le imputazioni si riferiscono a ipotesi di reato che non impediscono l’assunzione» ha spiegato il segretario generale Giovanni Zampieri «la quale è preclusa a seguito di condanne per reati comunque diversi da quelli contestati. In ogni caso, è stata ponderata la situazione in relazione alle qualità professionali dell’interessato e queste ultime hanno fatto propendere per la decisione finale».
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