Il finto agriturismo ora è un circolo
PIAZZOLA SUL BRENTA. Casabella non è più un agriturismo, ma un’associazione di promozione sociale (Aps), una sorta di circolo con meno limitazioni e l’obbligo di tesseramento degli associati. Questo dal novembre dello scorso anno, dopo tutta la vicenda giudiziaria ancora in atto sulla revoca provinciale dell’autorizzazione all’attività agrituristica. Il locale, sito in via Carturo, è aperto regolarmente.
Anzi ospita alla grande una notevole offerta di centri estivi oltre a promuovere iniziative di passeggiate in bicicletta lungo il Brenta. La nuova natura giuridica della struttura, gestita dall’ex consigliere comunale e geometra Loris Libralon, è dunque completamente diversa da quella precedente, su cui sta indagando la guardia di finanza di Cittadella coordinata dalla procura di Padova, che ora ha disposto il sequestro preventivo di un appartamento del geometra del valore di 172.000 euro. Tutto parte otto anni fa quando Libralon chiede un contributo di fondi europei all’Agenzia regionale per l’agricoltura per ristrutturare l’immobile e ricavarne un agriturismo. Esegue le spese e le rendiconta senza che emergano rilievi. Successivamente, nell’ottobre di due anni fa, avviene un accertamento del Servizio provinciale Agricoltura in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato e la Guardia di Finanza.
In quell’occasione viene contestato a Libralon lo svolgimento di attività di geometra all’interno dei locali adibiti ad agriturismo, l’utilizzo dell’appartamento destinato ad alloggio agrituristico come propria residenza e la vendita di materiali da piscina non autorizzati. Nel febbraio 2017 la Provincia revoca l’autorizzazione ad agriturismo e dispone la chiusura. Il titolare si rivolge al Tar e ottiene la sospensiva ma ad agosto arriva la sentenza che dà ragione alla Provincia. Nuovo ricorso al Consiglio di Stato e sospensiva a continuare in attesa della sentenza di merito. Nel frattempo le Fiamme Gialle danno esecuzione al sequestro preventivo. Contestata sarebbe una fattura di 165.000 euro, emessa dalla ditta della moglie di fornitura di arredamenti e ventilconvettori all’agriturismo, corrispondente al valore del contributo di Avepa. I vincoli del contributo finalizzato ad agriturismo sono per sette anni, quindi ora, dopo 8 anni, Casabella cambia natura e diventa Aps. «Voglio tranquillizzare la mia clientela» precisa Libralon in una nota, «Ho sempre lavorato nel rispetto delle regole e solo per soddisfare a pieno le esigenze dei miei clienti. È vero, a prima vista poteva sembrare un “ristorante” in quanto la nostra forza era quella di proporre piatti alternativi, lavorati con gusto e belli da vedere, ma sono sempre state rispettate le regole per considerarci un agriturismo. Già in fase di colloquio finale con i tecnici della Provincia nel 2012 era emersa l’idea di realizzare un immobile che si diversificasse dai comuni agriturismi, sia per la struttura con tipologia moderna sia per le pietanze. Non voglio offrire un’immagine distorta del mio operato e non capisco perché tanta pubblicità a un sequestro preventivo con il fine di tutelare il capitale fino a quando la giustizia avrà fatto il suo corso. Mi sembra di essere oggetto di una inutile e sproporzionata persecuzione giudiziaria dalla quale ne uscirò a testa alta».
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