Il giudice riassume il bidello licenziato dall’istituto Rolando

PIAZZOLA SUL BRENTA. Licenziato dal preside della scuola ma riassunto dal giudice del lavoro. Con il Ministero dell’Istruzione condannato a riconoscere al lavoratore lo stipendio dal momento del licenziamento alla data della sentenza. Il caso era scoppiato lo scorso marzo all’Istituto di istruzione superiore “Rolando da Piazzola” quando il preside ha licenziato in tronco M. R. , bidello, 56 enne, originario di Acireale. Nessuna contestazione di carattere disciplinare all’origine del provvedimento, piuttosto un complicato ed «equivoco quadro normativo che disciplina la materia» delle assunzioni del personale non docente nelle scuole italiane. In pratica venivano contestate al bidello le dichiarazioni rese per entrare nelle graduatorie in relazione ai periodi di servizio precedentemente resi in un istituto tecnico parificato di Corigliano Calabro, nel Cosentino.
L’accusa nasce dalla revisione dei titoli presentati dal lavoratore per i quali mancavano i versamenti previdenziali. Ergo, se non c’è la contribuzione previdenziale non ci sono periodi di lavoro. Perciò la soluzione del rapporto di lavoro ha originato anche un procedimento penale per false dichiarazioni.
Il bidello si è rivolto al giudice del lavoro, assistito dagli avvocati Filippo Angonese e Carlo Maria Cavinato. Questi hanno dimostrato come l’istituto cosentino (nel frattempo fallito) non avesse versato i contributi al bidello. Non solo, ma il preside della scuola di Corigliano ha confermato i periodi di servizio svolti dal bidello. Perciò il giudice ha reintegrato il bidello nel posto di lavoro condannando il Ministero a rifondere i mancati stipendi. —
Giuliano Doro
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova