«Il male non aveva tolto il sorriso a Katia»

LIMENA. Trentanove anni sono davvero pochi per andarsene. E Katia Trevisan ha lottato con tutte le sue forze fino all’ultimo respiro, per rimanere qui, accanto al compagno Stefano e alla loro figlioletta Francesca, di soli 7 anni. Nonostante gli interventi chirurgici e le cure, gli ultimi mesi sono stati un calvario straziante per Katia, che fino a novembre ha voluto continuare a lavorare. Era impiegata amministrativa dapprima alla Vodafone e poi alla Comdata. «Anche se malata ha continuato ad essere allegra, sorridente e solare come sempre», racconta Stefano Nesti, suo compagno da 15 anni, titolare, fino alla sua chiusura, dell’azienda di produzione di cioccolata. «Non si è mai data per vinta, ha sempre lottato per stare con noi, specialmente per nostra figlia Francesca. Era una persona bellissima e faceva ridere tutti. Impegnata nella scuola e nella parrocchia, per la sua solarità era davvero conosciuta e benvoluta. La nostra casa, oggi, è piena di gente venuta a portarci conforto». Katia Trevisan a Limena ci abitava da 9 anni, da quando vi si era trasferita con Stefano. Poi era nata la loro bimba. Originaria di San Carlo, quartiere di Padova, lascia il papà Silvano e il fratello più grande Andrea. La madre se l’è portata via, purtroppo, un aneurisma nel 1996 a soli 49 anni. Katia si era ammalata nel 2008, era stata sottoposta a tre interventi ed era guarita, stava bene. Poi la comparsa della recidiva, la nuova lotta, ma da novembre, purtroppo, non era più riuscita a rimettersi. Si è spenta ieri, lasciando nel dolore e nello sconforto tutti i suoi cari. Il funerale sarà celebrato domani alle 15.30 nella chiesa di Limena. (cri.s.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova