Il Pd alla Brentana: «Uniamoci a Padova»

VIGODARZERE. Se La Brentana punta a federarsi con il Camposampierese, il Patito democratico continua a difendere l’idea che sarebbe meglio una “Grande Padova”, dove Cadoneghe e Vigodarzere si...

VIGODARZERE. Se La Brentana punta a federarsi con il Camposampierese, il Patito democratico continua a difendere l’idea che sarebbe meglio una “Grande Padova”, dove Cadoneghe e Vigodarzere si annetterebbero alla città.

«Unirsi a Padova è il naturale sviluppo del territorio», dichiara Daniele Giuffrida, segretario del locale circolo Pd, «visto che Vigodarzere, come Comune della cintura, si presenta come un tessuto urbano senza discontinuità con la città». Il Pd locale ritiene, pertanto, che sia giunto il momento di superare anacronistiche logiche campanilistiche.

«È ora di finirla con certe logiche medievali», prosegue Giuffrida, «che parlano di fantomatiche identità culturali e territoriali da difendere: di cosa parliamo? Della Certosa che per mancanza di risorse sta cadendo a pezzi? Della chimera del Gra e dell’impossibilità di avere un nuovo ponte sul Brenta? Aderire alla Federazione del Camposampierese è ovviamente una butade degli amici della Brentana, che dovrebbero spiegare cosa accumuna Vigodarzere, per esempio, a Piombino Dese o a Trebaseleghe, più che a Padova».

Meglio, sempre per Giuffrida, continuare a lavorare per allargare l'Unione del Medio Brenta verso i Comuni limitrofi della cintura urbana e quelli lungo il Brenta, come Piazzola e Curtarolo, che guarderebbero di buon occhio a una possibile adesione.(cri.s.)

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