Il Pd verso le elezioni: torna Zanonato e crea l’asse degli ex Ds
PADOVA. Un «candidato civico» entro gennaio o scattano le primarie di coalizione. È l’ipotesi di percorso cui starebbero lavorando i due segretari del Pd Massimo Bettin e Antonio Bressa e che dovrà essere “validata” domani sera dalla direzione cittadina del partito. Una riunione su cui però si abbatterà il “ciclone” Flavio Zanonato, rafforzato dall’affermazione del No al referendum e da un possibile asse con i “turchi” padovani, in primis con il parlamentare Alessandro Naccarato.
Il percorso civico. Il redde rationem post-referendario dei dem è in agenda domani sera. Ma più che la riflessione sul voto, gli animi si accenderanno per la discussione sul percorso verso la candidatura alle comunali della primavera 2017. Un percorso su cui ovviamente Antonio Bressa non si sbilancia: «Credo debba essere il più possibile condiviso e trasparente – sottolinea – Ma pensiamo a un’alleanza a vocazione civica con le anime ambientaliste, democratiche e moderate della città, che si basi su un programma condiviso e un patto di governo». E il nome? «Le modalità vanno decise con i soggetti interessati – risponde Bressa – Cercheremo di individuare un candidato competitivo in grado di rappresentare tutta la coalizione. Altrimenti scatteranno le disposizioni statutarie». Vale a dire le primarie. È probabile poi che domani sera si stabilisca una data limite per la scelta del candidato, forse entro gennaio.
L’asse con i turchi. Il percorso verso le comunali però spariglia gli equilibri tra correnti, superando così la spaccatura del referendum. Ed è così che potrebbero trovarsi dalla stessa parte i sostenitori del No della Sinistra Pd con quei “turchi” che sono stati leali alla linea del Sì.
Da più parti è stato notato un riavvicinamento tra Flavio Zanonato e Alessandro Naccarato, nel nome della “fu Quercia”. Sabato saranno entrambi protagonisti di un incontro (alle 15.30 alla Sala della Carità) sul terrorismo e l’eversione rossa organizzato dal Centro Luccini e dalla Fondazione Nuova società (cioè l’erede del patrimonio Ds).
La centralità del partito. A far riavvicinare le due aree la convinzione che debba essere il Pd a guidare il percorso verso la candidatura: «Non possiamo farci imporre la linea, o peggio il nome, da Menorello o da Padova2020», è il pensiero di fondo. Bressa e Bettin, però, hanno già iniziato i contatti con i moderati e l’area a sinistra dei dem. Domani sera sapremo chi l’avrà vinta.
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