Il prete vende il Patronato Acli per tenere in piedi la parrocchia

Piombino Dese. Giusto due anni fa, la splendida Villa Cornaro cambiava proprietà. Ora la svolta, i nuovi proprietari hanno fatto un’offerta di 900 mila euro alla parrocchia di Piombino Dese, tramite un loro fiduciario, per acquistare il terreno adiacente ed il fabbricato, vicinissimo alla Villa, dove ha sede da più di un trentennio il Patronato delle Acli. . L’altra sera in sala Tommaso Moro il parroco monsignor Giorgio Marangon ha convocato l’assemblea dei parrocchiani. Presenti treceneto persone che, al termine di un vivace dibattito, si sono espressi per alzata di mani. Non tutti erano favorevoli, ma ugualmente le trattative per la vendita possono proseguire, anche se con estrema cautela. Ma in effetti della trattativa in corso già da una decina di mesi si sa ben poco ed i parrocchiani vogliono capire molte più cose di quello che l’altra sera è stato presentato.
Molte delle richieste dei parrocchiani intervenuti sono risultate inevase da chi doveva spiegare. Ma quello che più preoccupa è la nuova collocazione del Patronato Acli, uno dei più importanti di tutta la provincia di Padova. Con l’acquisizione dei terreni adiacenti alle Acli, la parrocchia con l’Oratorio e la Sala Tommaso Moro si troverebbe ingabbiata e privata di spazi adeguati. «Anche la nostra chiesa, ha esordito monsignor Marangon è in un momento di contrazione, non può più reggere quello che aveva un tempo, dobbiamo avere uno sguardo complessivo sullo stato di salute dei nostri immobili».
È stato poi rendicontato che i diversi edifici parrocchiali (chiesa, campanile, Oratorio, scuola materna, casa canonica ed edificio retrostante, sede attuale Acli) costeranno nei prossimi anni, per la manutenzione ordinaria e straordinaria una somma che si aggira sui 900 mila euro, giusto quello che dovrebbe garantire la nuova proprietà, che acquista il complesso delle Acli e alcuni terreni.
Durante il dibattito sono intervenuti anche alcuni giovanissimi che con questo nuovo “affare”, andrebbero a perdere parte i campetti di beach volley ed il campo di basket che utilizzano durante le attività primaverili ed estive. Molto più acceso è stato l’intervento per quanto riguarda la vendita delle Acli da parte del presidente locale dell’associazione Maurizio Vincenti.
Da monsignor Marangon è stato assicurato che le Acli non vengono a morire ed il luogo per il trasferimento dell’associazione viene assicurato o nei locali a nord della Casa Canonica da restaurare o nell’ex Cooperativa San Giuseppe, da poco sede di una biblioteca.
Ma i punti interrogativi sono tanti, determinati anche dai vincoli monumentali della Villa che si estendono a tutta la fascia di rispetto. Vincoli determinati con decreti del ministero dei Beni Culturali. Vincoli che potrebbero ostacolare il trasferimento delle Acli in tempi brevi. —
Dario Guerra
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