Il primo atto di Bitonci: «Via all’ordinanza anti-alcol. Dico no a Manildo su PaTreVe»

PADOVA. Cambio di guardia a Palazzo Moroni. Massimo Bitonci ha preso possesso dell’ufficio che fino a domenica era occupato da Ivo Rossi, uscito sconfitto dal ballottaggio. «Comincerò a lavorare subito e la prima cosa che farò, già oggi pomeriggio sarà quella di correggere l’infausta ordinanza antialcol di Rossi, potenziando il divieto di consumo ma dando nuovamente il permesso di poterlo vendere ai bar e ai supermercati che erano stati colpiti dall’ordinanza».
Bitonci è arrivato a piedi poco dopo le 16, accompagnato dalla sua “ombra” Carlo Melina che ha curato la sua campagna elettorale, e che molto probabilmente sarà il suo portavoce per i prossimi cinque anni. Dopo aver rilasciato le interviste si è recato in quello che sarà il suo nuovo ufficio. Sulla scrivania ha trovato solo un po’ di posta arretrata. «Ora comincerò a studiare tutte le carte e analizzare le priorità. Amministro da vent’anni so come si fa. A breve formerò la giunta ma per ora non ho ancora iniziato le consultazioni con i miei sostenitori e con la società civile. Ho già detto che sceglierò io e sceglierò i migliori. Questo non vuol dire che dovere aspettarvi nomi altisonanti, ma solo gente».
Subito no alla città metropolitana e alle auto blu. «Ho appena sentito Manildo (sindaco di Treviso) e mi ha invitato ad un convegno sul progetto PaTreVe – ha rivelato il neo sindaco di Padova – ma ho già detto che il progetto non mi piace. Guardate i conti del comune di Venezia, sembrano quelli di Roma». Spending review? «Qui non vedrete mai auto blu, perchè io verrò da solo e con la mia auto. Sicuramente ci sarà un bel taglio del personale, perché qui ci sono 18 dirigenti a contratto e rivedremo tutte le posizioni nei prossimi giorni. Sicuramente vedrete numeri inferiori rispetto alla passata amministrazione sul personale”. Massimo Bitonci poi si è chiuso nel suo ufficio insieme a Melina e a quello che sarà quasi certamente il suo assessore alla sicurezza, Maurizio Saia.
Bitonci: "Penso alla chiusura dei centri sociali". «Cosa farò per i centri sociali? Ci sono dei progetti che bisogna portare avanti e il Comune ha l'obbligo di portare a conclusione progetti di edilizia sui siti appositi. Ecco, chi vuol capire capisca». Così il sindaco di Padova Massimo Bitonci, ha risposto alle domande dei cronisti, entrando per la prima volta nel suo ufficio a palazzo Moroni.
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