Il professor Litta indagato per peculato

E dopo la video-intervista da lui definita “un’imboscata”, mandata in onda da RaiUno durante il programma “Petrolio”, è arrivata la perquisizione e l’avviso di garanzia. Peculato l’ipotesi di reato che ha provocato l’iscrizione nel registro degli indagati del professor Pietro Litta, 66enne d’origine pugliese, professore associato dell’Università e responsabile dell’Unità di Chirurgia pelvica mini-invasiva della Clinica di Ginecologia e ostetricia dell’Azienda ospedaliera. Ieri mattina raffica di perquisizioni a suo carico da parte della sezione di polizia giudiziaria (Pg) della procura di Padova nell’ambito dell’inchiesta avviata in seguito allo scandalo deflagrato sul piccolo schermo. Inchiesta coordinata dal procuratore Matteo Stuccilli con il pm Silvia Golin.
Il blitz.
Gli agenti di Pg si sono presentati nell’alloggio all’Arcella, in una palazzina all’imbocco di via Faggin (di proprietà della moglie) dove lo specialista risulta essere domiciliato, nell’elegante appartamento a Cannaregio nel centro storico di Venezia, nell’ambulatorio nella Clinica ginecologica dell’Azienda ospedaliera, nello studio nella clinica privata Cittàgiardino dove il medico esercita l’attività libero-professionale in regime intramoenia. Sono stati sequestrati: due computer (uno in Clinica e uno nell’abitazione); un cellulare; documentazione cartacea, una cassaforte alta 80 centimetri piuttosto vecchia di cui non sono state reperite le chiavi (è stata sigillata in attesa dell’apertura); diversi file. Sono stati sentiti la segretaria della struttura privata che appare nel video tivù (Litta visitava nella struttura convenzionata con l’ospedale) e il professor Luca Siliprandi nella veste di direttore sanitario della casa di cura privata.
L’ipotesi di reato.
Perché si contesta il peculato al professor Litta? Basta ascoltare il video “incriminato” che documenta due casi di malasanità in Veneto. Uno dei protagonisti è il professor Litta che dalla giornalista (finta paziente) Francesca Biagiotti incassa “in nero” 250 euro per una visita in regime di libera professione intramoenia, evitando (come, invece, è d’obbligo) il pagamento attraverso i canali dell’amministrazione ospedaliera. Da qui il peculato che si verifica quando un pubblico ufficiale (tale è il medico) si appropria di soldi altrui (una Pubblica amministrazione). Soldi che detiene in ragione del suo ufficio. La libera professione intramuraria (detta intramoenia) si riferisce alle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro da parte di un medico ospedaliero con l’utilizzo delle strutture dell'ospedale (o di una struttura convenzionata) a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa. Tariffa, una cui percentuale resta alla Sanità pubblica che, in questo caso, non avrebbe percepito nulla. La procura sta cercando di capire se quel copione veniva applicato con altre pazienti reali: ecco perché saranno chiamate le donne che risultano essere state visitate dal medico negli ultimi mesi. E verificherà se il malcostume possa essere stato seguito da altri colleghi.
Mazzette sospette.
Litta ha fatto di più nel video già sequestrato, suggerendo alla cronista il pagamento di una mazzetta dai 1000 ai 2000 euro per saltare le liste d’attesa per un intervento di chiusura delle tube («Io chiedo qualcosa a lei... barattiamo fra di noi... 2000 euro»). Difficile ipotizzare la concussione perché non si è concretizzato nulla. Tuttavia se risultassero pazienti reali, affette da patologie serie, che sono state costrette a pagare per eludere attese troppo lunghe? Sarebbe vittime di un reato che potrebbe metterle nelle condizioni di reclamare un risarcimento. La procura le sta cercando.
Caso Andrisani.
Il secondo caso dell’inchiesta-tivù riguarda la ginecologa Alessandra Andrisani, responsabile del Centro di Procreazione medicalmente assistita della Clinica ospedaliera. La richiesta di un pagamento senza fattura, però, è solo un illecito amministrativo che sarà segnalato alla Guardia di finanza. Intanto i vertici ospedalieri hanno sospeso i due medici dalla libera professione intramoenia.
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