Il ritorno di don Luigi con la storia del paese

VIGODARZERE. La comunità di Vigodarzere ha ritrovato venerdì sera il suo ex parroco, don Luigi Bonetto, anche se in una veste insolita, quella di scrittore della storia del paese. Don Luigi ha dato alle stampe il libro “Il Santo e un castello”, che ripercorre le vicende medievali del comune di Vigodarzere e del suo ormai perduto castello, intrecciate al passaggio di Sant’Antonio ormai morente diretto verso Padova.
Un libro nato dalla ricerca storica e dalla fantasia di don Luigi, con un occhio attento specialmente ai giovani, e per questo è scritto e illustrato con un linguaggio accattivante. «Avevo scritto un libro simile quand’ero parroco a Romano d’Ezzelino» racconta don Luigi, da tre anni chiamato dal vescovo a reggere la parrocchia del quartiere di San Domenico a Selvazzano.
«A Vigodarzere venni a sapere dell’esistenza di un castello che ora non c’è più e che Sant’Antonio fece il suo ultimo viaggio passando dal villaggio di Vico de Arzere: e mi sono messo alla ricerca di fonti storiche». Un libro che il Comune ha acquistato in parte per omaggiare i propri ospiti e che sarà venduto nei mercatini natalizi del paese e nel corso di una serata di presentazione in parrocchia, il 13 dicembre. «L’altro unico libro di storia, dall’epoca romana agli anni Settanta, era stato scritto da don Antonio Schiavo» prosegue don Luigi, «ma ormai è esaurito e fatta eccezione per il libro di Giulio Cesaro, incentrato molto sul periodo della guerra, erano cinquant’anni che mancava un libro che ripercorresse la storia di Vigodarzere. Otto anni fa mi sono messo a studiare i documenti, coprendo con la poesia e la fantasia le parti mancati dalla ricostruzione storiche: anche l’aspetto del castello l’ho immaginato io, sulla falsariga del castello di san Martino della Vaneza a Cervarese. Il sindaco Adolfo Zordan ha accolto l’idea e ha scritto la presentazione».
Ma che fine ha fatto il castello? È letteralmente scomparso. Secondo don Schiavo si trovava a Castagnara, quando ancora non c’era il Muson dei Sassi, canale realizzato dalla Repubblica di Venezia. Secondo Moira Pegoraro, invece, che ha svolto una ricerca storica del paese, si trovava in corrispondenza del campanile di Altichiero, sulle sponde del Brenta nei pressi di quella che oggi è la chiesa di Vigodarzere. ––
Cristina Salvato
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