IL SINDACATO SCRIVE A VENETO AGRICOLTURA

Due squadre composte da cinque operai forestali ciascuna sono impegnate in un cantiere boschivo alle pendici del Monte Ricco, proprio in prossimità della zona dove le analisi Arpav hanno rilevato...

Due squadre composte da cinque operai forestali ciascuna sono impegnate in un cantiere boschivo alle pendici del Monte Ricco, proprio in prossimità della zona dove le analisi Arpav hanno rilevato concentrazioni anomale di inquinanti. Lo denuncia la Cub (Confederazione unitaria di base), che ha scritto a Veneto Agricoltura, che da gennaio organizza il servizio forestale prima gestito direttamente dalla Regione, per chiedere quali precauzioni abbia imposto ai lavoratori impiegati nell’area. «Logica vorrebbe che se la salute dei cittadini vada tutelata anche attraverso un’ordinanza (il riferimento è al provvedimento del sindaco, che vieta l’accesso ai sentieri del colle, nella foto), andrebbe di conseguenza tutelata anche la salute di chi è costretto a operare in siti altamente inquinati come il Monte Ricco» si legge nella lettera del sindacato. Solidarietà da Francesco Miazzi: «Per questi lavoratori, come per tutti i residenti e quanti operano o studiano a ridosso della cementeria, sembra che il principio di precauzione non esista». (d.p.)



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