Il sindaco congela la tassa di soggiorno e sfida gli albergatori

ABANO TERME. Il sindaco di Abano Luca Claudio va all'attacco degli albergatori. Prima annuncia che l'imposta di soggiorno non sarà più un’esclusiva del Consorzio Terme Euganee poi richiama gli albergatori termali a fare un passo in avanti nella promozione turistica. «Gli alberghi sono il motore del nostro territorio e solo gli albergatori possono distruggerlo», attacca Luca Claudio. «Ci sono opportunità di accesso ai nuovi mercati e se gli albergatori non le sfrutteranno si consegneranno a un declino inevitabile».
Una prima svolta, nella programmazione di strategie turistiche efficaci, è dietro l’angolo. Dal 2015 conteranno i progetti. L'imposta di soggiorno rimarrà identica a quella applicata nella seconda parte del 2014 (1,50 euro al giorno e per persona per gli hotel da 1 a 3 stelle, 2 euro per i 4-5 stelle), ma la grossa novità sarà data dalla sua redistribuzione. Il 30 per cento dell'imposta di soggiorno destinato alla promozione e al marketing è andato finora al Consorzio Terme Euganee, ma «se il consorzio Aquehotels che fa capo a Confindustria si presenterà con idee chiare e con progetti convincenti, potrà ottenere una fetta dell'imposta di soggiorno», spiega il sindaco. «Il Consorzio Terme Euganee non ha nessuna esclusiva garantita, quei soldi sono destinati alla promozione del territorio e del turismo. I due consorzi devono presentarci progetti concreti e fattibili e poi decideremo a chi dare soldi. È giunto il momento di fare scelte coraggiose». L'aut aut di Luca Claudio è chiaro ed è accompagnato da un consiglio che farà discutere. «Gli albergatori devono innovare e fare studi di marketing territoriale», osserva. «Nel 2001 ero stato io a proporre l'esplorazione del mercato turistico russo e ho avuto ragione. Stavolta toccherà agli albergatori trovare nuovi sbocchi. Non tocca al Comune quel ruolo. Si possono conquistare i mercati cinese, brasiliano, kazako o semplicemente ci si può riprendere quello tedesco. Sta agli albergatori darsi da fare. L'Expo 2015 è una grande opportunità e per ora gli albergatori non hanno comprato neanche un biglietto. Noi come Comune realizzeremo per l'occasione due grandi opere, una dedicata all'acqua termale e l'altra a Venezia. Ho poi sentito la polemica sulle stanze che potrebbero essere vendute ai cinesi a 50 euro. Se guardiamo Groupon e Booking troviamo hotel che le vendono anche a 36-40-45, quindi non vedo il senso di questa polemica». Claudio va anche oltre: «Gli albergatori devono affidarsi ad un direttore commerciale, che abbia le caratteristiche di un Marchionne. Hanno bisogno di un manager di quel tipo, che non può essere un albergatore. Deve essere un killer della comunicazione e del commercio, che possa far fare il salto in avanti alla loro mentalità. Il tutto con un'unione tra pubblico e privato che è imprescindibile».
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