Il tapiro di «Striscia» ad Ambrosini

Procreazione assistita: il ginecologo risponde a Cestrone
Il «tapiro» ad Ambrosini
Il «tapiro» ad Ambrosini
  Dopo quello consegnato al direttore generale Adriano Cestrone, l'inviato di Striscia la notizia, Valerio Staffelli, ha fatto il bis e ha consegnato il tapiro anche al ginecologo Guido Ambrosini. Il motivo dell'«attapiramento» è sempre lo stesso: il caso della procreazione assistita riguardante centinaia di prestazioni erogate (trecentomila euro) e non pagate dalle pazienti. Durante la consegna del «suo» tapiro, Cestrone aveva sostenuto che «il professor Ambrosini quei soldi non li aveva fatti riscuotere e io ho il dovere di farli riscuotere». Spiegando anche che Ambrosini per questo era stato licenziato. Ieri sera, l'ex responsabile del centro di Procreazione assistita della Clinica ginecologica, dopo che Stafelli gli ha consegnato il tapiro ha risposto per le rime a Cestrone: «Innanzitutto non sono stato licenziato ma solo sospeso dall'attività assistenziale. Inoltre, non ho mai ricevuto una comunicazione dell'ospedale in cui mi si diceva che dovevo fare pagare le pazienti».  Ieri sera Guido Ambrosini, (era un servizio registrato nelle settimane scorse) ha risposto alle domande poste da Valerio Staffelli e ha ribadito di aver agito sempre con la massima responsabilità dovuta al suo ruolo di responsabile di unità operativa semplice. Secondo Cestrone, invece, per anni è stata disattesa una circolare della direzione sanitaria che imponeva il pagamento di Fivet ed Icsi (rispettivamente 400 e 700 euro).

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova