Il Tar dà il via libera alla gara per bus e tram

«Inammissibile» il ricorso di BusItalia che chiedeva chiarimenti sul bando. Entro il 22 maggio possono essere presentate le domande di partecipazione
MARIAN - NUOVI BUS APS
MARIAN - NUOVI BUS APS

PADOVA. Il ricorso di BusItalia è inammissibile, la gara per l’affidamento del trasporto pubblico va avanti. Il Tar ha deciso di non bloccare l’affidamento previsto per il 2019. E la scadenza per la presentazione delle domande si avvicina: c’è tempo fino alle 12 del prossimo 22 maggio. È ormai chiaro che non sarà solo BusItalia a concorrere alla gara da 350 milioni di euro, elaborata da Provincia e Comune, per la gestione di 22 milioni di chilometri di linee del trasporto pubblico nel Padovano (tram compreso). Hanno mostrato interesse i lombardi di TreNord (che già operano a Verona e Venezia), gli emiliani di Tper, la società parigina Ratp-Dev, e i tedeschi di Arriva-DeutscheBahn.



Il rinvio del Tar.
Di fronte alle contestazioni dell’azienda padovana (BusItalia Veneto è per il 55% di Ferrovie e 45% di Palazzo Moroni) i giudici del tribunale amministrativo di Venezia hanno deciso di non decidere. In pratica hanno decretato il non interesse di BusItalia a presentare ricorso contro un bando che non è “escludente”, perché l’azienda non è stata (per ora) danneggiata. Per cui l’indicazione è: prima si faccia la gara europea, poi eventualmente saranno gli esclusi a fare ricorso. Eventualmente ma neppure troppo, visto che molti aspetti discutibili del bando (stilato dagli uffici della Provincia con la collaborazione di quelli comunali) non sono stati chiariti.

Padova, gara per bus e tram: si muovono i colossi del settore


Dall’azienda nessun commento. Anche se al momento della presentazione del ricorso era stato chiarito che si trattava di un «atto collaborativo per chiarire elementi oscuri che si potrebbero prestare a futuri ricorsi». Ricorsi che, a questo punto, appaiono quasi scontati. E che potrebbero rimandare l’affidamento del trasporto pubblico padovano per mesi e mesi in attesa di un’altra sentenza del Tar.

I punti contestati. Ma quali sono i punti del bando della Provincia che BusItalia ha contestato davanti ai giudici? Il primo è il più clamoroso: non è previsto che le aziende partecipanti debbano provare la loro capacità tecnico-organizzativa a gestire una linea di tram. Non un dettaglio da poco visto che a Padova il tram è la principale linea del trasporto pubblico attorno alla quale sono state organizzate le linee di bus. E che in arrivo c’è una seconda e forse anche una terza linea.

Ci sarebbero poi alcune mancanze sulla possibile partecipazione di associazioni di imprese o consorzi. Alcuni requisiti (come l’idoneità professionale o l’autorizzazione all’esercizio del trasporto di persone) debbono essere posseduti solo dalla capogruppo, mentre secondo i legali di BusItalia avrebbero dovuto essere richieste a tutte le imprese associate o consorziate. Contestazioni anche sul “validatore” (cioè un software per monitorare il servizio) e sui criteri del ribasso.

Il bando in dirittura d’arrivo. Nessuno stop dunque alla gara europea che prevede un compenso da 39 milioni e 287 mila euro all’anno per una concessione lunga 9 anni. Adesso mancano 11 giorni al termine ultimo per presentare la domanda di partecipazione.

Vincerà l’offerta economicamente più vantaggiosa, ma con attribuzione di punteggi così definita: 70 punti per l’offerta tecnica e 30 per la parte strettamente economica.

I chilometri da coprire (tra tram e autobus) sono 22 milioni ogni anno: 7,2 in città e 14,8 in provincia. La nuova mappa del trasporto pubblico nel Padovano avrà tre colori e tariffe più semplici: biglietto da 1,30 euro per la prima fascia quella del trasporto urbano; da 1,50 per la seconda fascia (quella della Grande Padova verso Abano, Albignasego, Cadoneghe, Limena, Noventa, Ponte San Nicolò, Rubano, Saonara, Selvazzano, Vigodarzere, Vigonza e Villafranca); biglietti a fasce chilometriche per tutte le altre destinazioni. Perciò le attuali tariffe saranno confermate per almeno due anni dall’avvio del servizio.

L’appalto prevede anche un sistema integrato di monitoraggio dei veicoli, la bigliettazione elettronica e l’info-mobilità. Tutti gli autobus avranno un dispositivo automatico per i biglietti, l’indicatore della prossima fermata, il wi-fi gratuito e le telecamere per la videosorveglianza.

Serviranno alcuni mesi (probabilmente non prima dell’autunno 2018) per l’assegnazione della gara. Mentre il nuovo servizio scatterà da settembre 2019. Ricorsi permettendo.
 

Argomenti:tram

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova