Il tatuatore Vidimari ucciso da un tumore a 52 anni

Tra i primi a Padova, noto come “Davetattoo”, poi pittore e artista.Si esibiva anche come deejay, lavorava in tv e ha partecipato a un reality

PADOVA. Tatuatore, pittore, artista. E poi conduttore televisivo e attore. Davide Vidimari, in arte “Davetattoo” ma anche “Ray Delgado dj”, era un artista dalle mille sfaccettature. Si è spento mercoledì 17 febbraio allo Iov a soli 52 anni. «Vivere combattendo un tumore», aveva scritto come didascalia alla foto che, lo scorso 21 dicembre, aveva voluto postare sul suo profilo Instagram per testimoniare la sua tenace resistenza alla malattia. Una foto “alla Dave”, scattata di fronte a uno specchio, senza vestiti addosso, mostrando con coraggio i segni che quel male stava costando ma anche la determinazione nel voler vincere la battaglia.

Tra i primi tatuatori in città

Davide aveva scoperto il tumore appena prima di Natale, in seguito ad alcun accertamenti per alcuni problemi respiratori e alla trachea. Ha effettuato alcune chemio, poi il suo corpo fragile non hanno più permesso di continuare la cura. La sera di marttedì 16 febbraio è stato necessario il ricovero e l’artista si è spento in un giorno. Davide – di padre nordamericano, nato in Italia e poi preso in adozione a 6 anni – ha sempre vissuto a Padova. Era un apprezzatissimo artista, che aveva declinato la sua sensibilità in mille forme. “Davetattoo” era il suo soprannome da tatuatore, «uno dei primi di Padova», assicurano gli amici. Questa professione lo aveva portato a girare il mondo, passando anche lunghi periodi in Spagna.

«La sua creatività non conosce limiti e abbraccia l’arte contemporanea, la body art, la musica e perfino l’arte culinaria – si legge in un uno dei numerosi profili che si trovano nei siti internet di arte e cultura – Davide è anche un amante della scrittura, redige sceneggiature e produce idee per l’intrattenimento».

Televisione e pop art

Il 52enne era attratto soprattutto dalla pop art: nelle suo opere potevano entrare richiami alle periferie di New York, ai simboli delle metropoli americane, così come vassoi di marshmallow e Vespe reinventate. La sua arte si è meritata più di qualche esposizione e pure alcuni locali della città hanno richiesto una collaborazione di Vidimari.

Davide non ha mai temuto osare, e prova ne è anche la recente collaborazione con il critico trash Andrea Diprè. Nelle vesti di “Ray Delgado dj” si divertiva inoltre a suonare house music, destreggiandosi abilmente tra la chitarra e le percussioni. E ancora, il padovano ha strizzato l’occhio più volte al piccolo schermo e ai nuovi social, conducendo programmi d’arte nelle tv locali e, negli ultimi mesi, partecipando al reality “Spied Life” con la compagna Angie: una cam era sempre puntata verso il suo laboratorio, “La Casa dell’Arte”.

Davide Vidimari lascia Angie, i figli Ambra ed Erik, la mamma Paola e Nicoletta. Il funerale si terrà lunedì 22 febbraio, alle 10.30, nella chiesa di San Fidenzio a Sarmeola di Rubano. —



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