Il tram a Voltabarozzo «Incontri con i residenti»

Lorenzoni: «Dai primi di maggio confronti sulle alternative migliori da adottare» La ciclabile sul nuovo ponte. «L’opera porterà una rivalutazione degli immobili»
BARON-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-PRIMO CONSIGLIO COMUNALE.LORENZONI
BARON-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-PRIMO CONSIGLIO COMUNALE.LORENZONI

VOLTABAROZZO. Nel 2022 il tram passerà in pieno centro abitato a Voltabarozzo. Lo studio svolto da Net Engineering (si veda il rendering qui a destra) mostra come il mezzo, subito dopo il ponte sullo Scaricatore, attraverserà il quartiere per poi concludere la corsa al capolinea sotto il cavalcavia.

Una zona della città oggi abbastanza isolata e non molto lontana all’area industriale, che però tra quattro anni sarà collegata dal tram con la stazione, passando sia per l’ospedale Sant’Antonio che per quello civile. «Siamo convinti che anche il passaggio del tram a Voltabarozzo, che diventerebbe più accessibile, sia una grande occasione per il quartiere, come lo sarà per tutta la città» sottolinea il vicesindaco Arturo Lorenzoni, che poi ha azzerato anche ogni dubbio sulla possibilità che scompaiano le attuali piste ciclabili. «Una maggiore connessione con il centro della città comporta anche una rivalutazione delle proprietà immobiliari, e il tracciato che lambisce il parco Iris permetterà a tutti i padovani di raggiungere quella che diventerà un’area verde tra le più grandi d’Italia senza la necessità di troppi parcheggi. Il previsto nuovo ponte per attraversare lo Scaricatore ci darà la possibilità di costruire un passaggio adeguato anche per le biciclette che oggi sono costrette a un attraversamento disagevole sull’attuale ponte».

Nel quartiere, però, non tutti sono d’accordo sull’avvento del tram. Da tempo ormai è nato un comitato che anche ieri è tornato a farsi sentire: «Dove passa il tram su rotaia molti negozi hanno chiuso dopo l’entrata in servizio, sia all’Arcella sia alla Guizza, ed in caso di deragliamento, come accaduto pochi giorni fa alla Guizza, il tram finirebbe dentro un giardino o una abitazione – ha evidenziato la portavoce Liliana Gori –. Le abitazioni confinanti subiranno forti svalutazioni e le perdite ricadranno su famiglie indebitate con mutui accesi e il cui ammontare subirà una sproporzione economica dolorosa. Tra l’altro, nelle immagini del rendering, non sono visibili i necessari fili e pali per l’energia del tram e mancano i pali dell’illuminazione. A Voltabarozzo e nel parco Iris l’impatto ambientale sarà devastante e la sicurezza lungo il percorso diminuirà».

Lorenzoni, però, promette che tutto sarà discusso con i residenti: «Dai primi di maggio abbiamo in programma degli incontri in quartiere per confrontarci sulle alternative migliori da adottare. Siamo, come sempre, disponibili al confronto per i dettagli del passaggio, alla luce dei dati tecnici, ma anche delle esigenze di chi vive il territorio». Ma loro non ci credono: «Lorenzoni proclama l’apertura per una partecipazione, basata però su incontri utili ad illustrare dettagli già decisi, quindi non partecipati» conclude Gori.

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