Il web cancella il sesso: «I diciottenni non fanno più l’amore»

L’allarme dell’andrologo padovano Carlo Foresta: «I teeenager di oggi preferiscono il web al contatto sessuale diretto»

PADOVA. Tanto internet e poco sesso per i diciottenni di oggi. È l’allarme lanciato dal professor Carlo Foresta nell’ambito della presentazione del Progetto andrologico permanente, tenutasi ieri mattina a palazzo Moroni. Dieci anni di ricerca sui fattori di rischio del sistema endocrino-riproduttivo e più di 7.257 giovani intervistati per una campagna di prevenzione che coinvolgerà anche quest’anno quarantotto istituti scolastici della Provincia.

Gli studi del team coordinato da Foresta hanno evidenziato una serie di problemi sociologici che hanno influito sull’atteggiamento sessuale. Primo fra tutti l’utilizzo di internet come unica fonte di informazione: otto ragazzi su dieci, infatti, hanno dichiarato di basare la propria “cultura sessuale” sulla ricerca su Google. «Internet è un mezzo potentissimo ma può diventare altrettanto pericoloso» ha sottolineato Foresta. «I ragazzi preferiscono l’esperienza multimediale al contatto sessuale diretto. E se da una parte sono aumentati i casi di Sexual addiction (ipersessualità) per l’uso spropositato di materiale pornografico, dall’altra i giovani non hanno più voglia di fare l’amore».

I dati sono preoccupanti: nel 2013 il desiderio ipoattivo è stato evidenziato nel 10,3 % dei casi di disturbo della funzione sessuale, contro l’1,7 % del 2004. Il 60% dei diciottenni, inoltre, ha già avuto esperienze sessuali complete, con un’elevata percentuale di rapporti non protetti. Rispetto al 2004 è cambiato pure lo stile di vita: l’87 % degli intervistati fa consumo di alcol, il 40 % fuma (31% nel 2004) mentre il 72% ha provato almeno una volta hashish e marijuana, con una lieve riduzione nell’assunzione delle droghe “pesanti”. Il Progetto andrologico permanente, sostenuto dalla Provincia, dall’Università e dall’Ufficio scolastico provinciale, proporrà inoltre una rivoluzionaria campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, partendo dall’educazione del maschio. Ed è un tema che Carlo Foresta tratterà con particolare attenzione al Convegno che si terrà oggi pomeriggio nella sala Rossini del Pedrocchi: «La nostra intenzione è insegnare agli uomini a sconfiggere l’atteggiamento di superiorità e prevaricazione nei confronti della donna» ha aggiunto. «La violenza è un problema del maschio e l’educazione deve partire direttamente dai banchi di scuola. La nostra campagna vuole formare un giovane consapevole e coerente che abbia un rapporto equilibrato e paritetico con il mondo femminile. Il segreto sta nel riconoscimento delle differenze. Ribadisco il concetto con un piccolo riferimento shakespeariano: se salviamo Otello, possiamo salvare anche Desdemona».

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