Impianto di biogas a Bovolenta La rabbia del sindaco
BOVOLENTA. A breve inizierà la costruzione di un quarto impianto di biogas, autorizzato ancora nel 2013. Vedrà la luce nei prossimi mesi in via Navegauro, al confine con il territorio di Arzercavalli, accanto all’azienda agricola che l’ha proposto. Sarà dunque in una posizione diametralmente opposta agli altri impianti esistenti che si trovano invece a nord, al confine con Polverara, e in località San Lorenzo.
A darne notizia, con un certo disappunto, è il sindaco Anna Pittarello che le settimane scorse ha ribadito pubblicamente la sua contrarietà a nuovi impianti, anche di fronte alle polemiche dimissioni della consigliere di maggioranza Jessica Garano. «Si è dimostrata sospetta, durante il consiglio comunale in cui sono state discusse le dimissioni», afferma Pittarello «l’incalzante richiesta del consigliere di opposizione Emiliano Baesato. L’ex vice sindaco ha preteso che confermassi la mia contrarietà a nuovi impianti. Ora invece vengo a sapere, per caso e dal diretto interessato, che a febbraio inizieranno i lavori di un biodigestore regolarmente autorizzato nel giugno 2013. Ebbene, pur sapendolo da tempo perché all’epoca era in giunta, Baessato ha voluto comunque farmi fare quella dichiarazione per poi sostenere che non l’avrei mantenuta».
L’ex vicesindaco conferma la regolarità dell’autorizzazione ma rigetta le accuse di aver voluto tendere un tranello. «Mi stupisco che il sindaco non ne sapesse ancora nulla comunque io mi riferivo ai futuri impianti, non certo a quello. Di fronte a richieste con tutte le carte in regola il sindaco non potrà certo opporsi all’autorizzazione regionale. Tutto il resto è demagogia». «Se ci saranno future richieste» ribatte Pittarello «faremo valere le nostre ragioni in Conferenza dei Servizi a Venezia, dove i miei predecessori hanno invece votato sempre a favore. Ribadiamo i problemi socio ambientali creati dal biogas, per questo ci siamo impegnati a mantenere alto il livello di monitoraggio degli impianti presenti e abbiamo avviato l’iter per la creazione di un regolamento comunale che ponga stretti vincoli nella gestione degli impianti e sia un deterrente per la richiesta di nuove autorizzazioni».
Nicola Stievano
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