In attesa da 9 mesi di un intervento salva-vita
Da un anno a letto, la schiena a pezzi: «Mancano sala chirurgica e personale per operarmi»
GALLIERA VENETA. Da nove mesi è costretto a trascorrere le sue giornate a letto a causa dei lancinanti dolori alla schiena che non gli danno tregua: «La mia unica speranza è un'operazione, ma mancano sia la sala operatoria che il personale specializzato».
La denuncia arriva da Giuseppe Bragagnolo, un gallierano che da quasi un anno vive allettato, pieno di dolori alla schiena: «Nell’arco degli ultimi quarant’anni ho subito otto interventi alla colonna vertebrale», racconta l'uomo, «l’ultima operazione delicatissima effettuata dal neurochirurgo Daniele Cervesato nella casa di cura di Abano Terme si è conclusa con successo. Nei 10 anni successivi, infatti, sono riuscito finalmente a svolgere una vita normale».
Purtroppo la scorsa primavera «sono comparsi dolori fortissimi e non riesco più a stare in piedi», continua, «si sono formate delle calcificazioni ossee all’interno dell'impianto che ho tra le vertebre. Il dottor Cervesato ha coraggiosamente accettato di operarmi di nuovo, tale intervento può porre fine alla mia agonia giornaliera: ormai i farmaci mi hanno rovinato lo stomaco e non riescono nemmeno più a farmi le flebo».
Un'operazione che diventa vitale per l'esistenza e il benessere del gallierano: «Inutile dire quindi come per me sia importantissimo che l’intervento venga fatto al più presto, purtroppo però il chirurgo non può operare senza una sala operatoria e personale qualificato che lo assista, questi purtroppo al momento mancano ed io sono costretto a prolungare la mia sofferenza a data da destinarsi. I continui tagli alla sanità comportano carenza di personale ospedaliero e di sale operatorie libere. È di pochi giorni fa la notizia che il governo ha stanziato 600 milioni di euro per gli interventi per il cambio di sesso. Non ho nulla contro chi decide di affrontare questo tipo di intervento, ma non sarebbe il caso che i soldi venissero destinati in primis per operare chi soffre ogni giorno di dolori lancinanti? Per operare chi non riesce a svolgere una vita normale perché impossibilitato a camminare e a muoversi?»
(s.b.)
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