In cella il complice dei torturatori

MERLARA. Abderrahim Benhicham torna in carcere. Fatali gli sono stati un'intervista rilasciata alla televisione e ancor più il mancato rispetto degli arresti domiciliari. A poco più di cinque mesi dalla sua scarcerazione, è di nuovo prigione per il marocchino di 26 anni di Merlara che l'estate scorsa aveva partecipato alla brutale rapina avvenuta ai danni di due anziani di Piacenza d'Adige. Lo scorso 20 luglio Benhicham aveva preso parte al "commando" di tre extracomunitari che aveva aggredito e rapinato Ennio Libero Bendini e Rosina Fracasso, 87 e 86 anni. I due anziani erano stati colti nel sonno nella loro casa di Piacenza d'Adige, in via San Felice. Erano stati picchiati, torturati (persino con un ferro da stiro rovente) e legati. Abderrahim Benhicham era stato scarcerato lo scorso ottobre dopo appena venti giorni passati dietro le sbarre. Il Riesame di Venezia aveva accolto il ricorso dell'avvocato Andrea Formenton di Padova, difensore del ventiseienne, disponendo la scarcerazione del rapinatore e ordinandone i domiciliari nella casa dello zio a Merlara. Per lui sono scattate di nuovo le manette l'altra sera, all'ennesima trasgressione dei suoi obblighi. Pur essendo agli arresti domiciliari, Benhicham ha ben pensato di raggiungere un gruppo di amici a Castagnara, nel Veronese. È stato scoperto dai carabinieri, che hanno segnalato l'episodio all'autorità giudiziaria di Rovigo. Questa, e altre violazioni alle imposizioni di legge, hanno portato a disporre la nuova carcerazione per il marocchino. Che, tra le varie iniziative "illecite", a inizio novembre aveva rilasciato anche una breve intervista a "Quinta Colonna", talk show politico di Rete 4. Al microfono dell'inviato Davide D'Aloiso, il ventiseienne aveva innanzi tutto chiesto scusa ai due anziani di Piacenza d'Adige. «Io non l'ho fatto, cioè ho fatto solo il palo» si era difeso sul piccolo schermo il marocchino «Era la prima volta che facevo una cosa del genere. Non sapevo che c'era gente dentro la casa. Mi avevano detto che non c'era nessuno in casa. Quando ho sentito che volevano usare il coltello, sono entrato dentro. Non sono stato io ma i miei amici. Io ho tirato via il coltello». Contro la scarcerazione del nordafricano si erano mossi anche il sindaco di Merlara, Claudia Corradin, e alcuni comitati e associazioni indipendentiste, che avevano dato vita a una serie di manifestazione per protestare contro la "libertà" concessa a Benhicham.
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