In diecimila a Vo’ stregati dai carri della Festa dell’uva

Usanze contadine e tradizione il filo conduttore della sfilata Premiati i migliori prodotti dei viticoltori euganei
BELLUCO-FOTOPIRAN-VO'-FESTA DELL'UVA LA PASSIONE COME IL GRAPPOLO
BELLUCO-FOTOPIRAN-VO'-FESTA DELL'UVA LA PASSIONE COME IL GRAPPOLO
VO’. Sole splendente e ventilazione apprezzabile costituiscono un perfetto connubio per la riuscita di un evento all’aperto. E così è stato per la “Festa dell’Uva e del Vino” conclusasi ieri sera, giacché la felice situazione meteorologica ha favorito nel pomeriggio la calata a Vo’ di moltissimi visitatori per la tradizionale sfilata dei carri allegorici. Gli organizzatori hanno azzardato una stima calcolando in diecimila i presenti, tra i quali molti giovani e bambini.


La tre giorni vadense di quest’anno, è stata dedicata alla tradizione contadina e l’appuntamento clou della kermesse non ha fatto altro che richiamare costantemente usi e valori di un tempo passato.


La sfilata introdotta con maestria da Luca Scotton, altrimenti noto come dj Scott, è stata aperta dallo strombazzante corteo delle Fiat 500 d’epoca, seguito da quello degli scoppiettanti trattori Landini, veri e propri cimeli, dai sempre gioiosi “moscatini” accompagnati da contadini e contadinelle, dal carro trainato da due mucche e accompagnato da capra e asinello, poi da una variopinta rappresentanza proveniente da Bardolino, dalla banda musicale, dai carri della famiglia Vezzù (quattro generazioni di viticoltori), dalla scuola Rodari e poi dagli allestimenti: il grosso grappolo d’uva proposto dall’asilo di Boccon, la grande bottiglia di vino presentata dalla Scuola di Ciclismo Vo’ che brinda ai propri successi con il Fior d’Arancio, la “Terra del Vino”dei Rabaltagoti con le danze propiziatorie degli indigeni per ottenere una terra fertile e dell’ottimo vino, la Caneva dai Tocai con la pigiatura che impegnava fanciulle e bimbi e la macchina a mano introdotta successivamente. Prima della sfilata, sul palco sono state premiate le migliori uve.


Uva da tavola
: 1) Il Serraglio.
Moscato
: 1) Sergio Ambrosi.
Fior d’Arancio
: 1) Antonio Salmazza, 2) Cantina Benato, 3) Il Serraglio.
Serprino
: 1) Giorgio Ambrosi, 2) Coste Alte.
Pinot Bianco
: 1) La Pioppa.
Chardonnay
: 1) Coste Alte.
Garganega
: 1) Sergio Ambrosi.
Pinella
: 1) La Costa, 2) Reassi.
Cabernet Franc
: 1) Le Abane, 2) Mario e Massimo Pegoraro, 3) Agostino Lovo.
Cabernet Sauvignon
: 1) Parco deln Venda, 2) La Campagnola, 3) Alla Campagnola.
Merlot
: 1) Parco del Venda, 2) Fattoria dell’Eremo, 3) La Campagnola.
Raboso
: 1) Mario e Massimo Pegoraro, 2) Lamberto Gallo.
Barbera
: 1) Le Abane, 2) La Costa.


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