In garage 10 ambulanze la Zip onlus è senza soldi

La cooperativa che gestisce il servizio in subappalto avanza 400 mila euro dalla Croce Verde. Il presidente: «Mi dispiace, senza contributi ci fermiamo»
PD 22 ottobre 2005 G.M. Consegna ambulanze Croce Verde al Pedrocchi. (CARRAI) Consegna ambulanze Croce Verde al Pedrocchi - Carrai
PD 22 ottobre 2005 G.M. Consegna ambulanze Croce Verde al Pedrocchi. (CARRAI) Consegna ambulanze Croce Verde al Pedrocchi - Carrai

di Fabiana Pesci

A partire da questa mattina resteranno in garage, a tempo indeterminato. La Zip onlus non ha più nemmeno i soldi per fare il pieno alle 10 ambulanze con cui effettuava parte del servizio trasporto malati per il territorio dell'Usl 16. Nelle casse della cooperativa mancano 400 mila euro, denaro che il presidente di Zip, Luca Vittadello, aspetta da oltre un anno dalla Croce Verde, l'ente che ha in appalto il servizio di trasferimento dei pazienti.

A fronte di un elevatissimo numero di richieste, Croce Verde ad aprile 2010 ha chiesto rinforzi: all'sos ha risposto Zip onlus, che ha messo a disposizione il proprio parco mezzi e 18 dipendenti, un totale di nove equipaggi. Già a settembre, cinque mesi dopo, l'ingranaggio del subappalto ha dato il primo segno di cedimento: «Le fatture tardavano ad arrivare – spiega Luca Vittadello – credevamo si trattasse di un problema contingente. Certi che la situazione si sarebbe sbloccata in poco tempo, abbiamo continuato a lavorare per conto della Croce Verde».

Le speranze di Zip onlus però si sono infrante sul muro della burocrazia «innalzato dalla stessa istituzione», continua Vittadello.

All'origine della bega amministrativo-legale, che rischia di far perdere il posto di lavoro ai 18 dipendenti della Zip Onlus e di lasciare a piedi centinaia di malati in attesa di un trasporto, una certificazione: «La Croce Verde ci contesta un Durc irregolare», attacca il presidente della coop titolare del subappalto. Durc è acronimo di «documento unico di regolarità contributiva», una carta che testimonia che l'azienda ha i conti Inps e Inail in regola con i propri dipendenti.

Vittadello spiega il motivo «di questa apparente irregolarità»: «Come faccio ad avere questo documento in regola se la stessa Croce Verde non mi paga da un anno e due mesi? Sono loro che, per motivazioni che io posso solo immaginare, mi impediscono di avere i conti in ordine. Mi dicono che il Durc non è a posto e non mi pagano: è un cane che si morde la coda. Non potrò mai essere a posto con i pagamenti ai miei dipendenti se sono loro che per primi non ci danno ciò che ci spetta. In 13 mesi il credito nei loro confronti è salito ad oltre 400 mila euro».

Zip onlus, a pieno regime, con tutte le dieci ambulanze sulla strada, svolgeva mille e duecento trasporti al mese: «Da luglio però abbiamo ridotto il servizio – continua il presidente Vittadello – sempre meno mezzi fino alla decisione di sospendere l'attività a partire dal mese di novembre. I dipendenti sono senza stipendio da quattro mesi, non ci sono nemmeno i soldi per il rifornimento di gasolio: se la Croce Verde non si deciderà a pagare il servizio che abbiamo regolarmente svolto non potremo andare avanti».

Secondo Vittadello, dietro al mancato pagamento «c'è la volontà di far crescere la neonata Croce Verde Servizi, eliminando così, per sempre, la nostra concorrenza»: «Noi lasceremo il campo libero volentieri – continua il presidente – ma finché non veniamo pagati non possiamo nemmeno partecipare ad altre gare d'appalto: ci vuole il Durc in ordine per immettersi nuovamente sul mercato. Abbiamo alzato solo ora la voce perché l'Usl 16, di fatto la stazione appaltante del servizio, fino a qualche tempo fa sembrava voler trovare una soluzione condivisa. Con la morte di Fortunato Rao, invece, la proposta di accordo è naufragata e 18 persone rischiano di restare senza lavoro».

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