In provincia di Padova il paese che vuole intitolare strade e piazze alle donne

LEGNARO. Strade, piazze, monumenti e giardini intitolati a donne? Pochi, pochissimi. In Italia appena 7 spazi pubblici su 100 sono dedicati a protagoniste femminili. E di questi il 50-60% è rappresentato da donne che vestono gli abiti di madonne, sante e martiri.
Lo evidenzia un’intervista a Maria Pia Ercolini, presidente dell’associazione Toponomastica femminile, pubblicata da “Repubblica” a giugno 2020.
Ma sono davvero così poche le donne che hanno contribuito a scrivere la storia del nostro Paese? La statistica conferma un gap di genere che dimentica troppo spesso di dare il giusto riconoscimento alle donne che si sono distinte per meriti professionali, sociali o umanitari.
L’intervista è stata ripresa dai consiglieri di opposizione Giuliano Carraro ed Elia Bozzolan (Insieme per Legnaro) con una mozione che verrà portata in discussione al prossimo consiglio comunale. La loro ricerca ha evidenziato che delle 95 vie di Legnaro solo 2 sono intitolate a donne: Santa Giustina - una figura sacra, appunto - e Antonia Edvige Berta, suora salesiana dell’ordine di Don Bosco, educatrice, pedagogista attiva a Legnaro negli anni Cinquanta e sepolta al cimitero comunale. Va segnalata infine la scuola elementare di Volparo, inaugurata nel 2017, che porta il nome di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna veneta a laurearsi nel 1678.
Ma sono ancora troppo pochi i nomi femminili sulle insegne dei nostri paesi. Da qui la mozione della lista Insieme per Legnaro che chiede al consiglio comunale non solo di dotarsi di un regolamento (oggi assente) che disciplini procedure e criteri per l’aggiornamento della toponomastica ma che questo tenga conto anche delle proposte di consiglieri comunali, enti pubblici e privati, associazioni, partiti politici, istituti, circoli, organizzazioni sindacali, comitati e privati cittadini (in questo caso servirebbero almeno 50 firme).
Non ultimo il coinvolgimento delle scuole perché bambini e bambine possano riscoprire figure dimenticate e modelli positivi a cui ispirarsi.
Carraro e Bozzolan hanno già redatto una bozza di regolamento in 24 articoli e preparato una lista di nomi per una nuova toponomastica “rosa”. Tra questi Rita Levi Montalcini, Nobel per la medicina; Margherita Hack, astrofisica scomparsa nel 2013, Valentina Tereskova, prima donna nello spazio; Maria Montessori, che ha rivoluzionato il mondo della didattica; Tina Anselmi, politica e partigiana, prima donna ad aver ricoperto l’incarico di ministro della Repubblica italiana ma anche la poetessa Alda Merini e l’attrice Anna Magnani.
Tra Padova e Provincia su 11.783 strade censite (dati di Toponomastica femminile del 2015 inviati dai Comuni o ricavati da stradari e dal catasto) 5.453 sono intitolate a uomini (il 46, 28%), solo 284 a donne (il 2, 41%) e per la maggior parte si tratta di figure della cristianità. —
Martina Maniero
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