In vendita le pietre antiche del Santuario

ABANO TERME. Sono seicento i quintali di detriti che sono stati di recente portati giù dal sottotetto del Santuario della Madonna della Salute di Monteortone durante le operazioni di restauro. Detriti che rischiavano, senza l’intervento di ripristino e di messa in sicurezza del Santuario, di far crollare il soffitto, mettendo così a repentaglio l’incolumità di quanti frequentano la chiesa.
Gli stessi detriti non sono tuttavia stati smaltiti dalla ditta che sta effettuando da qualche mese il restauro della chiesa. «Sono stati marchiati con un timbro di colore rosso di ceralacca e sono stati messi in vendita», svela il parroco don Danilo Zanella. «Abbiamo deciso di chiamare i detriti pietre antiche del Santuario, che ognuno potrà quindi tenere in casa in ricordo del nostro Santuario, che tengo a ricordare ha 582 anni di vita. Basterà un’offerta libera per portarsi a casa un pezzetto di chiesa, eretta nel 1435, sette anni dopo l’apparizione della Madonna nel 1428».
La pietra antica sarà a disposizione alla Casa del Pellegrino. Oppure basta contattare il parroco. «Il ricavato sarà utilizzato per finanziare l’ultima parte di lavori necessaria a completare il restauro della chiesa. Ci mancano 250 mila euro per poter rimettere in sesto completamente il Santuario».
Un milione e 300 mila euro è stato l’investimento per i restauri, che sono suddivisi in tre tranche. Sono già arrivati 450 mila euro dalla Fondazione Cariparo; un finanziamento di 311 mila euro è stato erogato dalla Regione. A questi fondi si aggiungono i 130 mila euro già stanziati dalla Cei (Conferenza Episcopale Italiana). Ma questi stanziamenti (891 mila euro in tutto) ancora non bastano a completare il primo stralcio dei lavori.
La parrocchia ha perciò aggiunto 400 mila euro. Fissati gli intonaci, puntellate le volte, il grosso dei lavori si sta sviluppando nel sottotetto al quale si accede attraverso l’apertura di due finestre che, in passato, erano aperte in facciata. Usufruendo di passerelle, si sta svuotando tutto il materiale che riempie le volte, per poi passare alla pulizia e alla sigillatura delle crepe e al rinforzo con fasce di fibra di acciaio galvanizzato. Sui muri laterali e sui pilastri si procede alla sigillatura di tutte le fessurazioni e delle crepe e al riempimento dei muri che risultano costruiti a sacco, con laterizi all’interno e all’esterno e riempiti di pietre e calce all’interno.
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