Inaugurata la nuova Caravelle Zaia plaude alla famiglia Baldan

Inaugurata la nuova sede di Caravelle, azienda di calzature da donna per l’alta moda che lavora per le maggiori griffe internazionali. Nata a Vigonovo nel 1962, 65 dipendenti, Caravelle si insedia nell’area dell’ex azienda Borli, in via Noventana. La superficie complessiva è stata raddoppiata ed è di 4 mila metri quadri.
Il sito industriale, completamente riqualificato, rappresenta un modello virtuoso anche sotto il profilo ambientale: 15 mila i metri di verde in cui la vegetazione è stata riconformata con piante autoctone. Si è voluto realizzare, in accordo col Comune, uno stabilimento immerso in un grande parco considerata la posizione, vicino alla confluenza del Piovego nel Brenta. Un investimento di circa 6 milioni di euro resosi improcrastinabile dal fatto che la vecchia sede, a Fiesso d’Artico, era sottodimensionata e non funzionale.
Taglio del nastro
A tagliare il nastro il presidente Ignazio Baldan insieme al Governatore del Veneto Luca Zaia, al presidente di Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia Rovigo Vincenzo Marinese e al vicesindaco Fabio Borina. Presenti l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Roberto Marcato, il vicepresidente della Provincia di Padova Marcello Bano, il presidente di ACRiB- Calzature di Confindustria Venezia Rovigo Siro Badon e il presidente del Politecnico Calzaturiero Franco Ballin.
«Abbiamo pensato questa nuova sede proiettando il nostro sguardo nel futuro: gli ampi spazi ci consentiranno, un giorno, di ampliare ulteriormente il nostro business» ha dichiarato Filippo Baldan, figlio di Ignazio, che guida l’azienda col cugino Luca, figlio di Mario «Abbiamo investito in tecnologia e risorse, convinti che la prima non possa e non debba sostituirsi al fattore umano. Produciamo le nostre calzature utilizzando macchinari di ultima generazione, che si affiancano alla specializzazione e all’elevata manualità dei nostri collaboratori. Un ringraziamento speciale va ai fondatori, senza di loro oggi non saremmo qui, hanno avuto la forza e la bravura di insegnare a me e a mio cugino il valore di fare impresa».
Nel clima di festa si è registrata la contestazione di Marinese al Governo che, con la diminuzione delle agevolazioni sugli investimenti e l’indecisione sull’istituzione delle Zes, sembra non avere tra le priorità le aziende: «La politica, soprattutto quella nazionale, inizi a pensare che gli imprenditori non sono delle persone da accontentare con qualche parola, a me come presidente di Confindustria non va bene. Questo intervento (Caravelle) è stato fatto per far lavorare meglio i nostri produttori. Qui siamo alla terza generazione al’interno del Distretto dei Calzaturieri, che vale 2 miliardi e 300 milioni di euro di fatturato. L’impresa è abituata a fare e a proiettare il futuro per le famiglie, i figli e i nipoti. È questo è il valore dell’impresa».
Da Zaia è giunto un plauso alla famiglia Baldan e un assist a Marinese: «I nostri imprenditori sono coccolati dalla Regione e siamo convinti che siano un vero valore. Poi esiste l’ufficio complicazioni affari semplici, la volontà di complicare le cose da realizzare». ––
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