Incassava i soldi e cancellava le polizze, assicuratore indagato

PADOVA. I clienti riponevano in lui la più ampia fiducia, che ha ripagato mettendo in atto una truffa da migliaia di euro. Ha raggirato in questo modo decine e decine di persone, per le quali prima ha confezionato polizze assicurative incassandone i premi, poi le ha cancellate o ne ha abbreviato la scadenza, di fatto lasciando gli ignari clienti senza la copertura di cui erano convinti di godere.
È stata notificata dal pubblico ministero Benedetto Roberti la conclusione delle indagini preliminari che vedono indagato per truffa Filippo Dainese, padovano di 42 anni. L’uomo, agente assicurativo che esercitava la sua professione per diverse società, con le più svariate trovate ha indotto in errore almeno una ventina di clienti, approfittandone dei momenti in cui in studio non erano presenti colleghi.
Questo il modus operandi: Dainese riceveva somme di denaro come premi assicurativi per le polizze e ne consegnava copia al cliente. Poi cancellava le polizze o ne abbreviava la scadenza, trattenendo però i soldi versati dai clienti. A denunciare l’agente assicurativo ai carabinieri di Prato della Valle, che hanno condotto le indagini, sono state proprio le società con cui lavorava il 42enne, agente assicurativo per la “C & D Assicurazioni Srl” prima, e agente assicurativo per la “Padova Est” poi. Dainese avrebbe infatti cagionato danni economici rilevanti alle due società.
Alla “C & D Assicurazioni Srl” di Sergio Paglianti avrebbe provocato un danno di oltre 11 mila euro. Danno che si aggiunge a quello di oltre 580 euro nei confronti di Mali Nand Lal, unico cliente che l’ha querelato, per una polizza assicurativa dell’auto che Filippo Dainese ha cancellato dal sistema operativo della società dopo averne acquisito la somma.
Alla società “Padova est” di Bruno Ferrarese invece avrebbe provocato allo stesso modo un danno di oltre 3 mila euro. Le società per cui il 42enne faceva l’agente assicurativo hanno dovuto infatti farsi carico dell’onere di rifare le polizze ai propri clienti, i quali non hanno così subito alcun danno. Questo il motivo che sta alla base del fatto che a presentare querela nei confronti dell’agente assicurativo siano state solamente le società per cui lavorava e non i clienti raggirati. —
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