Inchiesta sulla Lega: quattro indagati in Veneto, sette perquisizioni

PADOVA. La sua Porsche Panamera regalata al tesoriere della Lega Francesco Belsito in cambio di una intermediazione per un contratto di consulenza. Soldi consegnati ( a Belsito) in un cappello e una borsa per bottiglie di vino, in presenza di un altro imprenditore, Paolo Scala.
Per la Dda di Reggio Calabria Stefano Bonet, imprenditore sandonatese di 46 anni, è pesantemente coinvolto nell’inchiesta per riciclaggio che gira attorno a Romolo Girardelli, un faccendiere genovese di 53 anni, legato, per la Dda, ad elementi di primissimo piano dei De Stefano per i quali già in passato avrebbe svolto l'attività di riciclatore grazie alle sue capacità – scrive la procura – di «monetizzazione di “strumenti finanziari atipici” di illecita provenienza». Girardelli era finito nel mirino della Dda già nel 2002 perché considerato legato ad elementi di spicco dei De Stefano, che operavano anche in Liguria e in Francia, tra i quali Paolo Martino e Antonio Vittorio Canale.
Adesso gli inquirenti lo hanno ritrovato socio di Belsito, attraverso il figlio Alex Girardelli, nella Effebi Immobiliare, società con sede a Genova e attiva nel settore immobiliare e commerciale. Non solo. Girardelli è risultato anche essere responsabile dello sportello genovese di un'altra società, la Polare scarl riconducibile all'imprenditore veneto Stefano Bonet, un altro dei personaggi su cui ruota l'inchiesta insieme all'avvoccato Bruno Mafrici, calabrese d'origine ma trapiantato a Milano (dove ha lo studio), e, appunto, a Paolo Scala, considerato il promotore finanziario di fiducia del gruppo Bonet, specializzato nella gestione di articolate operazioni finanziarie a Cipro (dove risiede).
Ieri all’alba investigatori della Dia reggina, in collaborazione con i colleghi padovani, hanno effettuato sette perquizioni in Veneto: una a Padova, tre a Treviso e tre a Venezia. E hanno sequestrato documenti computer e tutto il materiale necessario per «cristallizzare» il quadro accusatorio. Quattro gli indagati, fra cui Stefano Bonet. Si tratta di Lisa Trevisan, 26 anni, la segretaria di Bonet residente a San Biagio di Callata, di Nadia Arcolin, 50 anni, di Vittorio Veneto collaboratrice di Bonet e di Leopoldo Caminotto, 50 anni, di Torre di Mosto, ex compione di body building, autista guardiaspalle dell’imprenditore. Perquisite anche le sedi in veneto della Polare scarl: in via Venezia 59 a Padova, a San Donà in via dell’Armi 27 e a Spresiano in via Galvani 6.
Che Stefano Bonet sia il dominus nel Nordest della gang ne sono convinti gli investigatori. La Polare scarl (Polytechnic Laboratory of Research, costituita nel 2008 come consorzio di ricerca senza fine di lucro) è controllata direttamente dall’imprenditore sandonatese (Insieme a Area Impresa Service e a Marco Polo Technology Srl) e, a sua volta, controlla la Polare Electronic Department, la Amon-X e la Venetwork spa.
Dai documenti risulta, non solo che Girardelli era l’uomo «Polare» in Liguria, ma anche che la scarl aveva stipulato «un accordo commerciale (per circa 12 milioni di euro con la Siram di Milano) nel settore dell'innovazione e della ricerca, giovandosi del patrocinio politico di Belsito». Accordo che, per gli investigatori, ha dato origine ad una serie di trasferimenti di denaro tutt'altro che chiari.
Ma a inguaiare Bonet ci sono anche alcune intercettazioni. Come quella che per la procura reggina certifica la proprietà della Porsche. « È venuto (Belsito)con la Panamera tua e l'ho guardata anche dentro e ho avuto un po' di nostalgia a dire la verità», racconta al telefono Caminotto parlando con Bonet. Ma c’è di più: gli inquirenti hanno ascoltato Bonet quando chiedeva a Scala se il denaro inviato da Belsito a Cipro e in Tanzania proveniva dalla Lega: «Non so cosa sia, lui mi ha detto che vengono da lui», fu la risposta. E alla sua segretaria che gli faceva notare che alcune voci di una parcella per Manfrici non sembravano congrue l'imprenditore rispose secco: «Evidenzia che è un'operazione politica e bisogna pagare. Fine della questione».
Sponsor di "Andromeda". Polare scarl ha la sede a Padova in via Venezia 59/4 nello stesso edificio che ospitava il ristorante all’Onorevole che il deputato Filippo Ascierto aveva dato in gestione, il cui cuoco finì in cella per droga. Un caso, probabilmente, anche se la vicinanza ha prodotto un risultato. «Polare dà il suo patrocinio e partecipa alle attività no profit di Andromeda Regione Veneto Onlus» è scritto nel sito della scarl. Andromeda è l’associazione senza fini di lucro presieduta da Luana Levis, compagna dell’onorevole Filippo Ascierto.
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