Incidente dei fidanzati di Castelfranco, i medici rinviano il risveglio di Alberto Antonello

Oggi una nuova valutazione sulle terapie per il 19enne I genitori contro i media: «È mancata la sensibilità» 

CASTELFRANCO. Cresce l’angoscia per i familiari, parenti e i tanti amici di Alberto Antonello: il diciannovenne, ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Mestre, ieri non è stato risvegliato dal coma farmacologico. Stabilizzato, Alberto è ancora sedato e intubato. I medici ieri non hanno ritenuto che fosse arrivato il momento per riportarlo allo stato cosciente.

Con pazienza, si deve attendere che le condizioni di salute del giovane migliorino al punto che le somministrazioni farmacologiche non siano più ritenute necessarie. Solo quando il diciannovenne sarà riportato allo stato cosciente sarà possibile valutare quali conseguenze hanno avuto i vari traumi anche sugli organi interni.

CONTROLLI CONTINUI

I medici stanno monitorando costantemente la delicata situazione e non possono prevedere con certezza in quale momento Alberto potrà essere risvegliato. La valutazione avverrà anche oggi. Il papà Franco e la mamma Bianca hanno vegliato anche ieri sul figlio, e continueranno a farlo oggi, nella sala d’attesa della terapia intensiva. Entrambi vogliono essergli accanto quando Alberto si risveglierà. La famiglia Antonello è stata messa a dura prova da quella che il papà Franco ha definito più volte nei giorni scorsi “una vera e propria tragedia nella tragedia”.

IL PAPà ACCUSA

Fondatore della onlus i Bambini delle Fate, nata per aiutare le famiglie dei ragazzi autistici, come il primogenito Andrea, di 26 anni, Franco è abituato a stare sotto i riflettori mediatici. Ma in questo caso i commenti che anche ieri venivano sparati sui social network fanno male.

«È mancata ogni sensibilità nei confronti di quello che è successo a due giovani, due splendidi ragazzi. Questo mi fa schifo. Senza rispetto per il dolore, prima ancora di voler comprendere nulla, si è voluto parlare di droga».

Franco ha usato anche espressioni forti per esprimere la sofferenza che nessuno, se non lui, Bianca e i familiari, possono capire. La famiglia Antonello non ha accettato le illazioni di chi punta il dito sulla (piccola) quantità d’hashish trovata nelle tasche del giovane come causa dell’incidente, quando il motivo più probabile della tragedia resta un colpo di sonno o un momento di distrazione, secondo gli inquirenti che si stanno occupando del caso.

Dall’altra parte c’è anche chi, sui social, accusa la polizia di aver ritirato la patente ad Alberto lasciandolo comunque andare, perché, al momento del controllo, il diciannovenne era risultato lucido. Solo dopo l’incidente è emerso che non aveva rispettato l’obbligo di non assumere alcolici imposto ai neo patentati.

GIORNI DIFFICILI

Il cellulare del papà Franco continua ad essere tartassato da sabato, ma lui ha solo due pensieri da affrontare. Le condizioni del figlio Alberto, la necessità di trovare la forza per superare il dolore dopo la morte di Giulia, a cui la famiglia Antonello era molto legata.

La cosa più difficile, al risveglio di Alberto, sarà proprio questa: comunicargli che la sua inseparabile fidanzata, Giulia, non c’è più. Se la causa dell’incidente è stata un colpo di sonno, qualsiasi sia stata la leggerezza commessa, ad entrambi i giovani l’errore è già costato davvero troppo caro, assurdamente caro.

Sono diversi gli amministratori dei gruppi Facebook che in questi giorni hanno chiesto umanità, sensibilità e rispetto per la famiglie, chiedendo di evitare i commenti offensivi e di bloccare il processo mediatico, mentre sulla pagina Facebook “Franco e Andrea” continuano ad arrivare anche tantissimi messaggi di vicinanza alla famiglia. 


 

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