Incubo traffico, alle 8 del mattino serve un’ora per entrare in città

PADOVA
Padova ripiomba nel traffico. Con l’avvio del nuovo anno scolastico, non si scappa più: dalle 8 alle 9, soprattutto, ma anche nel tardo pomeriggio il riscontro – per chi è a bordo di un’automobile – sulla percorribilità delle principali arterie cittadine è disarmante: un’ora, almeno, per entrare in città; 30 minuti, se va bene, per percorrere un chilometro. Code e rallentamenti ovunque, anche nella rinnovata (quanto alla viabilità) Stanga.
Intorno alle 8.15 intorno al “fagiolo” regna il caos. Con tanto di suonate di clacson, immissioni pericolose, frenate improvvise e imprecazioni degli automobilisti. Le automobili arrivano da Padova Est, quindi via Venezia, ma anche da via Ariosto, via Grassi e seppur in numero minore anche dal centro. Il nuovo rondò a sigaro non crea problemi di per sé. È come se fosse stato abolito il semaforo: tutti vanno dritti verso la rotonda della Stanga, pochissimi girano a sinistra, ancora meno tornano in direzione di Ponte di Brenta. Tanto basta, però, a creare l’intasamento al “fagiolo” dove le automobili arrivano senza più intervalli legati ai semafori. Così si formano le code e i rallentamenti, che in questo punto della città si smaltiscono solo dopo le 9 e mezza.

Chi arriva dalla Guizza, dalla Mandria, da Albignasego, da Sant’Agostino o anche da Abano Terme trova al Bassanello un imbuto. La coda, che parte sia da strada Battaglia che da via Armistizio, prosegue lungo tutto il ponte fino ad arrivare al semaforo che a destra conduce alla Guizza, dritto in Prato e a sinistra verso via Goito. E quest’ultima è un’altra strada dove spesso si sta in coda. Con un po’ di fortuna, messi in contro 20’ di coda, si riesce ad entrare in città.

Ore 8.20: in via Montà, dalla rotonda con via Croce Verde fino a via Bezzecca, compreso il nuovo sottopasso, in direzione del centro è tutto un lungo serpentone di auto. Si procede a passo d’uomo, i tempi di percorrenza sono biblici: dalla rotonda di via Croce Verde a via Bezzecca ben 30 minuti.
Anche qui conviene rassegnarsi: se non è possibile cambiare orario, si sta in coda. E anche molto. I primi rallentamenti alla rotonda con via Scardeone, ma il vero e proprio ingorgo si registra all’altezza dello Iov. Da qui fino all’incrocio con via Sografi e poi anche più in là i tempi di percorrenza sono biblici. La situazione sembra migliorare proseguendo per via Stoppato, salvo intasarsi nuovamente in via Manzoni.

Code di prima mattina anche per chi dall’Arcella è diretto in zona Stanga. I rallentamenti cominciano da via Durer, dove si trova il liceo scientifico Curiel, e si estendono per tutta via del Plebiscito fino alla rotonda, dove poi la maggior parte delle automobili svoltano a destra verso via Friburgo.
Non va meglio lungo le tangenziali: tra corso Australia e via Po, in direzione dell’Arcella e del centro città, lunghe code per chi deve uscire dalla tangenziale e immettersi sulla viabilità ordinaria.
Ore 9. 30. Si è smaltita da poco la lunga coda che da Chiesanuova arriva fino alla rotonda di corso Milano. Le automobili dalle 8 alle 9 circa sono bloccate lungo tutta la direttrice che conduce al centro, compreso quindi il cavalcavia. Ovviamente non va meglio per chi prende il bus. Per chi vuole arrivare in orario non c’è alternativa: levataccia, bici o motorino o, per chi può, tram. —
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