InfoCamere, per 90 taglio di stipendio
Novanta dipendenti di InfoCamere declassati da un contratto a tempo pieno e indeterminato a un contratto part-time e a tempo determinato. Nel corso degli ultimi 12 mesi InfoCamere, azienda consortile...

MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - INFO CAMERE, CORSO STATI UNITI 14
Novanta dipendenti di InfoCamere declassati da un contratto a tempo pieno e indeterminato a un contratto part-time e a tempo determinato. Nel corso degli ultimi 12 mesi InfoCamere, azienda consortile per le Camere di Commercio, ha organizzato la cessione del proprio contact center a un soggetto selezionato tramite gara d’appalto.
Nelle ultime settimane è emerso il vincitore della gara d’appalto: la Cooperativa Giotto. Le condizioni contrattuali propongono ai novanta un’assunzione di tre mesi in part-time a 1.250 euro lordi (compenso calcolato sul full-time, da considerarsi praticamente dimezzato in caso, appunto, di part-time). Non vi sono buoni pasto o garanzie scritte sul proseguo del contratto lavorativo dopo la prima assunzione di tre mesi.
«Di fatto dopo i primi mesi potremmo essere lasciati tutti a casa», insorgono i dipendenti. «Allo stato attuale la proposta della Cooperativa Giotto abbassa lo stipendio di 400 euro netti a tutti i dipendenti del contact center. Si tratta di un trattamento vergognoso, irrispettoso. Persone sotto pagate e soggette a spostamenti su mansioni lontane dal loro impiego iniziale, sono persone demotivate che non offrono un valido servizio. Vergognoso anche nelle tempistiche: nell’ultima riunione di InfoCamere, ancora nessuno sapeva dirci il compenso che avremmo percepito, le condizioni di lavoro e altri fattori fondamentali nella vita di un lavoratore. Informazioni rivelate al colloquio di fronte ad un richiesta di risposta entro pochi giorni. Non si tratta di un posto di lavoro a 1250 euro lordi. Si tratta di un posto di lavoro per tre mesi, in part-time per molti, con assunzione presso ulteriore agenzia esterna, e con nessuna garanzia sul futuro».
«In termini lavorativi, inoltre, la Giotto ha già detto che il personale di InfoCamere può essere ricollocato in altri ambiti (prenotazione appuntamenti per visite mediche, assistenza su erogazione di luce e gas e via dicendo). In pratica, personale tecnico con anni di esperienza, verrà ridistribuito come un generico call center outbound», proseguono i dipendenti. «Ci chiediamo per quale motivo il nostro lavoro sia passato dall’essere valutato 1600 euro lordi a 1200 lordi. In base a cosa la Giotto, che mai una volta in questi mesi ha parlato con il personale, ha deciso che il nostro operato vale 400 euro in meno».
Federico Franchin
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