Ingannato dal falso autovelox, inchioda e viene tamponato: muore centauro
Tragedia ad Auronzo. Urtato da un altro motociclista dopo aver frenato, 43enne di Este ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro una casa. Sequestrato il bidone colorato

AURONZO. Tamponato in moto: muore per un falso autovelox. Matteo Contadin, 43 anni di Este, ha perso la vita sulla strada regionale 48, dopo aver rallentato con la sua Bww GS 1200 ed essere stato urtato da Z.R., 28 anni, vicentino di Lonigo, che lo seguiva su una Ducati Multistrada. L’uomo è finito contro il muro di una casa di Auronzo.

Contadin aveva tolto gas, dopo aver scambiato un bidone di colore arancione e blu per un misuratore di velocità. Il contenitore, alto un metro e del diametro di una quarantina di centimetri, è stato sequestrato dalla polizia stradale di Valle di Cadore ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Per il proprietario Ottorinoi Zandegiacomo, che gestisce con la famiglia il vicino agriturismo Tre Cime di Lavaredo, rappresentava un’indicazione utile ai sanitari che fanno assistenza domiciliare all’anziana suocera. Per qualche paesano, invece, era una sorta di dissuasore fai da te, con tanto di lucetta rossa. Saranno le indagini della Procura della Repubblica a stabilire a cosa servisse, nel frattempo è stato rimosso. La stessa magistratura ha fatto capire che il motivo della frenata sarebbe stato quello e ha aperto un fascicolo per omicidio stradale.
Contadin, per gli amici “Teoconte”, faceva parte di una comitiva di quattro motociclisti, che in una mattinata di sole stavano percorrendo la strada delle Dolomiti. Avevano appena attraversato l’abitato di Auronzo ed erano diretti a Misurina. Secondo una prima ricostruzione, sul lungo rettilineo di via Ligonto la velocità era sostenuta. L’uomo era il primo della fila e, quando ha notato il bidone, ha rallentato bruscamente, finendo per essere tamponato da Z.R., che forse gli era un po’ troppo attaccato e, comunque, non a distanza di sicurezza. L’inatteso impatto ha fatto perdere il controllo della moto a Contadin che, dopo aver rischiato di schiantarsi contro un’auto condotta da una turista veneziana che procedeva in senso contrario, è andato a sbattere contro la casa al numero civico 96, accanto all’agriturismo.
Erano le 9.07, quando i suoi compagni di escursione hanno dato l’allarme. Sul posto, sono arrivati ambulanza ed elicottero del 118, due pattuglie della Polstrada di Valle di Cadore, i vigili del fuoco di Santo Stefano e i volontari di Auronzo. Contadin è stato soccorso e imbarellato, prima di essere caricato sull’eliambulanza e trasportato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove è morto per le gravi ferite riportate alla testa. Gli agenti di polizia hanno trovato il casco integrale fessurato. Inevitabili conseguenze sul traffico, che è rimasto bloccato in entrambe le direzioni fino alla rimozione dei veicoli e dei detriti. Si attendono per le prossime ore i provvedimenti della Procura della Repubblica, in attesa della celebrazione dei funerali.
Quel bidone bicolore con finta ferritoria e lucetta superiore è accanto alla strada regionale 48 delle Dolomiti da almeno una ventina di giorni e ha già fatto discutere gli auronzani. L’ha piazzato Ottorino Zandegiacomo, che gestisce l’agriturismo Tre Cime di Lavaredo e ogni giorno si vede sfrecciare davanti i motociclisti da e per Auronzo. «Tutti i giorni rischio di essere investito. Il limite sarebbe di 50 orari e ci sono dei cartelli che indicano accessi frequenti. Qui bisogna fare qualcosa» ha detto.
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