Ingorgo di mostre a Padova, “Sperimentando” trova gli spazi ancora occupati
L’esposizione sull’illusionismo doveva chiudere il 23 febbraio. Colasio: «Incredulo, comportamento gravissimo, denunceremo»

Quello che doveva essere un semplice passaggio di consegne, la chiusura di una mostra e l’allestimento di una nuova esposizione negli spazi dell’ex Macello di via Cornaro, si è trasformato in una disputa.
Da una parte la società Museum Events Group di Firenze, che dallo scorso settembre segue la mostra interattiva Sun&fun!Self&Illusioni 3D, che doveva chiudere ufficialmente domenica 23 febbraio, ma che di fatto ha continuato a tenere aperto, e a ricevere visite fino al 28, nonostante l’ammonimento dell’amministrazione comunale.
Dall’altra il settore cultura del Comune e i responsabili di Sperimentando, la mostra scientifica interattiva di fisica, chimica e scienze naturali che viene realizzata dal 2002, che già in questi giorni avevano il permesso di entrare all’ex Macello per allestire la nuova edizione, la cui apertura è prevista per il 14 marzo.
Ad accorgersi che qualcosa non andava secondo il previsto Paola Guaita, la presidentessa dell’associazione Sperimentando, e il suo staff, che si sono accorti che mercoledì la mostra era ancora attiva.
«Ci siamo resi conto che gli spazi non erano ancora stai disallestiti, sapevamo che la mostra doveva chiudere il 23», spiega la Guaita. «Sperimentando è un evento che si organizza da oltre 20 anni, abbiamo già avuto i contributi e i finanziamenti necessari, e da ieri (28 febbraio, ndr) dovevamo iniziare il nostro allestimento. Alle 8.30 avevamo appuntamento davanti all’ex Macello per il passaggio di consegna delle chiavi con i dirigenti del Comune, ma gli organizzatori di Super Fun non si sono presentati».
Al passaggio di consegne i funzionari del Comune incaricati e la Polizia Municipale. Durante l’attesa è stato chiamato il legale della Museum Events Group srl, che ha risposto che i responsabili non ci sarebbero presentati perché impegnati a Firenze.
Di fatto niente passaggio di chiavi. Anzi alle 10 meno qualche minuto si sono presentate all’ingresso le due impiegate addette alla biglietteria, che avevano avuto l’ordine di aprire ugualmente la mostra e di far entrare i visitatori, nonostante l’avviso che l’Amministrazione stava inviando una nuova Pec con una rinnovata richiesta a chiudere e il divieto a fare biglietteria.
Il problema tra Amministrazione comunale, che già si era avvalsa della collaborazione con la Museum Events Group per la mostra interattiva dedicata a Tutankhamon ospitata sempre all’ex Macello, è nato qualche settimana fa, quando è stata chiesta una proroga fino a Pasqua per l’esposizione, rifiutata dal Comune.
«Ieri mattina abbiamo inviato la Polizia Locale», spiega l’assessore alla cultura Andrea Colasio. «Con questa impresa abbiamo già collaborato, senza avere problemi, sono inorridito e incredulo. Ho il sospetto che abbiamo venduto la società ad altri, e non si rendono conto delle violazioni che stanno commettendo. Questa è occupazione di spazio demaniale. È un comportamento gravissimo che verrà perseguito in via giudiziale. Quando è arrivata la richiesta di tenere aperta la mostra interattiva fino a Pasqua abbiamo negato la possibilità perché era in programma Sperimentando, ma questo non è un comportamento corretto. Ieri hanno assicurato che lasceranno gli spazi a brevissimo, senza altri dettagli».
Venerdì 28 febbraio le porte della mostra erano aperte ed era possibile acquistare e prenotare i biglietti online anche per i prossimi giorni.
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