Inizia la corsa per eleggere dieci sindaci

Test elettorale per oltre 77 mila padovani. Liste del M5S in soli tre comuni. La prima volta di Borgo Veneto

PADOVA. Promessi sposi per il governo di Roma, solo il M5S e la Lega ci mettono la faccia, pardon il simbolo. Sulle schede delle Comunali del 10 giugno, che interesseranno in provincia 77.461 residenti, i pentastellati si presenteranno, con candidato sindaco e lista, in tre realtà municipali su dieci. A Piove di Sacco, l’unico municipio con più di 15 mila abitanti (e dove pertanto è possibile andare al ballottaggio), all’ultimo ha desistito Barbara Carobbi, medico veterinario e ricercatrice universitaria, che non ha avuto il permesso di utilizzare il simbolo ufficiale e, a quel punto, non ha neppure voluto dar vita a una lista di area grillina. A Codevigo sarà in lizza per il M5S Claudio Mantovan, ex commerciante ora in pensione, che è già stato consigliere di minoranza fra il 1985 e il 1990. A Mestrino punterà alla fascia tricolore l’educatrice Manuela Provenzano, che nel 2015 aveva tentato l’avventura alle elezioni regionali, raccogliendo in provincia 258 preferenze. A Maserà il prescelto è Filippo Gallocchio, che già si era impegnato nelle corsa a sindaco alle Comunali del 2013 e che si è sciroppato cinque anni di opposizione.

Ecco il Carroccio. La Lega presenta la lista a Piove (a sostegno di Andrea Recaldin). Come nel 2013, Recaldin sfida Davide Gianella, sindaco uscente, che mette in campo tre liste: “Piove Democratica”, “Piove Civica” e “Lista per Corte”. Completa il campo dei concorrenti Chiara Patrizia Tardivello, candidata sindaco di Rifondazione comunista. Il Carroccio corre, con Denis Bettini, anche a Villanova di Camposampiero (nel contrassegno figura anche l’indicazione “Il Centro Destra”).

Chi non si ricandida a sindaco. A Casalserugo conclude il secondo mandato la prima cittadina Elisa Venturini che, alla testa della lista “Per Casalserugo e Ronchi”, punta a passare il testimone all’assessore ai Lavori pubblici, all’Ambiente e all’Urbanistica Matteo Cecchinato. Dopo dieci anni è costretto a svestire la fascia di sindaco anche Nicola De Paoli, che ha individuato il suo “delfino” nel vicesindaco Gabriele Volponi, nuovo leader della lista “Uniti per Maserà e Bertipaglia”; prova a fermarlo Alessandro Benetollo, al timone di “Con i cittadini per Maserà e Bertipaglia”. Ha concluso il suo mandato a Mestrino anche il sindaco Marco Valerio Pedron, che affida le sorti della lista “Per Mestrino” al biologo Marco Agostini, presidente del consiglio comunale. Tenta di sbarrargli la strada Barbara Bano, della civica “Fare Comune”. Annunzio Belan, sindaco di Codevigo, saluta invece tutti e chiude l’esperienza amministrativa. Con lui scompare anche la lista civica che lo aveva espresso.

Il debutto di Borgo Veneto. Il nuovo Comune di Borgo Veneto, elegge il primo sindaco della sua storia. E lo fa scegliendo tra Michele Sigolotto (sindaco uscente di Saletto), che guida l’assalto di “Borgo Veneto 3.0”. Si alleano invece, per mettere in piedi la lista “Uniti per Borgo Veneto”, gli ex sindaci di Santa Margherita d’Adige Daniela Bordin e di Megliadino San Fidenzio Gianfranco Gusella.

Chi punta al bis. Tenta di conservare lo scranno più alto Cristian Bottaro, che si ripropone alla testa di “Rinnoviamo Villanova”. Chiara Marcato, per il centrosinistra, tenta di chiamare a raccolta l’elettorato di Lucio Caccin. A Galzignano il sindaco uscente Riccardo Masin (Uniti per Galzignano Terme) viene sfidato dalla new entry Claudio Comberti, alla testa di “Vivere Galzignano”.

Il rebus Solesino. Tutto da interpretare il rebus Solesino. Nella sfida a quattro troviamo il coordinatore di Forza Italia Elvy Bentani, con “Insieme per Solesino”; Nicola Fusaro, assessore ai Servizi sociali, che per il centrosinistra cerca di raccogliere l’eredità del sindaco Roberto Beggiato; il segretario della Lega Sandro Bardozzo con “Nuovi orizzonti per Solesino e Arteselle”; l’ex medico condotto Luigino Vanzetto, al volante di una lista civica.

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