«Insufficienti gli scoli minori»

Perché, ad ogni violento acquazzone, la Bassa padovana finisce sotto acqua? E si poteva fare qualcosa per evitare gli ennesimi allagamenti che ieri hanno colpito decine di abitazioni e centinaia di...

Perché, ad ogni violento acquazzone, la Bassa padovana finisce sotto acqua? E si poteva fare qualcosa per evitare gli ennesimi allagamenti che ieri hanno colpito decine di abitazioni e centinaia di ettari di terreno? Michele Zanato, presidente del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, alza le braccia. «Come Consorzio abbiamo fatto tutto quello che potevano fare» assicura «Fino alle 11 di domenica mattina tutte le nostre pompe erano attive, stavamo ancora irrigando i campi. Alle 11 abbiamo fermato tutti gli adescamenti dei sifoni, non c’era più acqua di irrigazione. Purtroppo la gravità della situazione è dovuta alla quantità delle precipitazioni nell’arco di appena un’ora: a Granze e Sant’Elena abbiamo avuto 100 millimetri di pioggia. In questa zona i problemi sono stati inevitabili, mentre il resto del territorio del Consorzio ha retto. Nel tempo che l’acqua defluisse nei canali di bonifica, comunque, tutto è andato a posto e possiamo dire che per le 18 di domenica la situazione era risolta. Da parte nostra abbiamo agito tempestivamente, purtroppo queste calamità naturali in un’ora fanno il disastro». Come sempre, sotto accusa finiscono anche le insufficienti allerte meteo. «L’allerta di ieri parlava di 20 millimetri di pioggia, non certo i 100 che sono venuti» sottolinea Zanato «Il problema poi è soprattutto nel deflusso delle acque per arrivare agli scoli consortili. Non c’è una rete di scoli minori sufficienti per recapitare alla rete del Consorzio. E qui è compito dei Comuni provvedere a redigere il Piano delle Acque, che finora hanno solo in pochi, Este e qualche Comune dei più piccolo. È uno strumento per rendersi conto di com’è la situazione e di quali sono le urgenze indifferibili nel territorio, da dove iniziare con gli interventi». (f.se.)

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