Interporto, c’è l’ok del consiglio comunale alla gara. Coalizioni spaccate

Lega e lista Peghin hanno votato no, mentre Fratelli d’Italia si è astenuta. Approvazione compatta da Pd e lista Giordani, mentre Coalizione è per l’astensione

È stata approvata dopo le mezzanotte dal consiglio comunale la gara per la cessione del 70% dell’attività terminalistica di Interporto: un’operazione da 59,5 milioni di euro che vedrà l’ingresso di un partner privato di livello internazionale nella gestione dell’intermodalità delle merci in Zona industriale. Sono stati 18 i voti favorevoli, 4 i contrari, 6 gli astenuti (con 5 consiglieri assenti).

Coalizioni divise

Non sono mancate le divisioni nelle due coalizioni. Nel centrodestra la Lega e lista Peghin hanno votato no, con le dichiarazioni di voto della capogruppo Eleonora Mosco e del professor Ludovico Mazzarolli molto critiche rispetto all’operazione e alle sue prospettive. D’altronde già il sottosegretario leghista (ed ex sindaco) Massimo Bitonci aveva imposto il niet del Carroccio parlando di «cessione di sovranità logistica». Posizione diversa, e più attendista, di Fratelli d’Italia, che con il capogruppo Matteo Cavatton, ha motivato l’astensione con la necessità di capire meglio i prossimi passaggi ed eventualmente esprimersi nella prossima votazione in consiglio comunale, la terza sul tema, che ci sarà dopo l’esito della gara. Nella maggioranza un sì compatto da Pd e lista Giordani, ma Coalizione civica si è astenuta: «Serviva un dibattito più approfondito con la città», ha spiegato la consigliera Chiara Gallani.

Clausola di garanzia

«Ci sarà la clausola di garanzia che permette ai soci pubblici di tornare indietro prima di siglare l’accordo definitivo», ad annunciarlo è stato proprio il presidente di Interporto Luciano Greco, presente alla seduta del consiglio. Che ha spiegato le motivazioni profonde della scelta: «C’è chi dice che in momenti di crisi e incertezza bisogna restare fermi, per gli economisti però è sbagliato: è proprio nei momenti più turbolenti che bisogna accelerare il cambiamento per essere un riferimento nel mercato», ha spiegato.

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