Invasione di cimici: spunta anche quella di colore rosso

SAN PIETRO IN GU. Verdi e marroni, asiatiche e nostrane, dell’olmo o della frutta. Tante, ma non ancora abbastanza. Ecco perciò spuntare anche le cimici rosse. Ne è stata avvistata una appena qualche giorno fa a San Pietro in Gu, sul terrazzo di una casa di via Tasca: s’è posata su un tavolo giusto il tempo di farsi fotografare dai familiari sorpresi, poi è volata via lasciando dietro di sé una grande curiosità. Una nuova specie? Qualche “strana” mutazione genetica? Effettivamente si tratta di una variante genetica della comune cimice della soia, quella di colore verde (nezara viridula). La versione rosso-arancio (detta “aurantiaca”) ne rappresenta la variante più rara.. Colore a parte, però, questo insetto è in tutto e per tutto uguale (voracità inclusa) ai suoi “parenti” verdi, compresa l’inconfondibile puzza. Gli avvistamenti di questa mutazione sono abbastanza rari: nel Veneto sono stati registrati un caso a Teolo nel 2016 e uno nel 2017 sui Colli Berici.
I più recenti pare siano quelli dell’anno scorso a Fregona, in provincia di Treviso, a Lendinara in provincia di Rovigo e a Bassano del Grappa(Vi).
Nella raccolta del Dipartimento di entomologia dell’università di Padova ne è custodito solamente un esemplare, recuperato nel 1994.
Nulla di cui preoccuparsi, comunque: la colorazione vivace non è l’unica variante; ci sono anche giallo e rosso-nero. Non si tratta di effetti dovuti all’inquinamento o di modificazioni genetiche prodotte in laboratorio, ma di un fenomeno paragonabile al ritrovamento di un quadrifoglio. A descrivere per la prima volta una “rossa”, nel 1884, fu lo studioso e naturalista Achille Costa, che ne rinvenne un esemplare in Sardegna. —
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