Iov, un anno di attività al top

Oltre 278 mila prestazioni sanitarie, quasi 6 mila ricoveri di cui un sesto di pazienti fuori regione, oltre 230 pubblicazioni, 97 studi avviati con il coinvolgimento di più di 3.200 pazienti e un bilancio che chiude con un incremento di utile: sono i numeri che fotografano un anno di attività dell’Istituto Oncologico Veneto che, passi l’ironia, sembra godere di ottima salute. I dati emergono dal Bilancio sociale dello Iov di recente pubblicato: «Manteniamo fede all’impegno di una rendicontazione più trasparente possibile sull’operato dell’Istituto» conferma il direttore generale dello Iov Patrizia Simionato, «è una pubblicazione che ho fortemente voluto per continuare a rendere chiare e visibili a tutta la cittadinanza le attività sanitarie e di ricerca che lo Iov, primo e unico Istituto del Veneto destinato in maniera specifica alla prevenzione, diagnosi e cura dei tumori e alla ricerca sul cancro, ha realizzato. I contenuto di questo bilancio sociale dimostrano come il nostro Istituto non abbia mai smesso di crescere nel segno dell’eccellenza della ricerca scientifica e della cura». Segni della crescita dello Iov sono anche le nuove sedi distaccate dell’ospedale di Schiavonia per la radioterapia e la nuova sede di Castelfranco dove da qui al 2019 saranno avviate numerose attività anche chirurgiche.
L’assistenza. Nel corso del 2016 i trattamenti chemioterapici sono stati più di 28 mila, più di 2.200 gli interventi chirurgici, 81 mila tra visite e controlli, poco meno di 50 mila prestazioni di radiologia e quasi ventimila di senologia. Nelle strutture dello Iov e in quelle convenzionate sono stati effettuate oltre 90 mila prestazioni di radioterapia. I ricoveri ordinari sono stati 2.077, quelli in week surgery 451 mentre quelli in day hospital 3.387. Mille ricoveri sui seimila complessivi sono stati di pazienti provenienti da altre regioni, sintomo della capacità attrattiva dello Iov. Le prestazioni specialistiche fornite ad esterni sono state oltre 370 mila.
I tumori più frequenti. Grazie al Registro Tumori del Veneto, unico n Italia, di cui è responsabile il professor Massimo Rugge direttore di Anatomia patologica in Azienda ospedaliera, lo Iov ha un quadro preciso dell’incidenza della malattia. Emerge che il tumore più diffuso tra i maschi è quello alla prostata (21%), seguito da quelli al colon retto e al polmone (14%) e vescica (10). Tra le donne il cancro più diffuso è quello alla mammella (31%), seguito da quello al colon retto (13), polmone e utero (6). Nel 2016 sono stati diagnosticati in Veneto 33.400 nuovi casi, 18.500 nei maschi e 14.900 nelle femmine.
Sperimentazione e Ricerca. «Negli anni» si legge nel Bilancio sociale, «lo Iov ha registrato un costante incremento del finanziamento ministeriale per la Ricerca corrente che premia parametri quali produttività scientifica, sperimentazioni cliniche e qualità assistenziale. Nel 2015 il contributo ha superato per la prima volta la soglia dei 3 milioni di euro (3,1959 con un balzo del 20 per cento rispetto all’anno precedente e nel 2016 è salito ulteriormente a 3,305 milioni: un andamento che colloca lo Iov ai vertici nazionali della produttività scientifica». Il personale dedicato alla Ricerca conta 166 unità a cui si affiancano 84 unità di supporto. La Ricerca viene finanziata anche grazie al “cinque per mille” che l’ultimo anno ha “regalato” allo Iov oltre un milione di euro. Le pubblicazioni sono state 234 e gli studi sperimentali hanno coinvolto 3.245 pazienti.
Gli investimenti. È stato ristrutturato il secondo piano dell’ospedale Busonera in cui sono state trasferite le degenze di Oncologia medica e Radioterapia, sono state realizzate nuove vasche di stoccaggio a servizio di Medicina nucleare, interventi di sicurezza antincendio e antisismica, completato il parcheggio con 263 posti, rifatte tutte le sale d’attesa e attivati nuovi laboratori nella Torre della Ricerca. Ingenti gli investimenti in tecnologia: un tomografo da 1,8 milioni di euro, Tomotherapy e acceleratore lineare per quasi 6 milioni di euro, 3,5 milioni l’acceleratore di radioterapia, quasi un milione e mezzo per dispositivi e tecnologie per Immunologia e Diagnostica molecolare oncologica.
I conti. Lo Iov sta bene anche finanziariamente: l’ultimo consuntivo segna un utile in crescita del 27 per cento - 177 mila euro complessivi - con un incremento del valore della produzione del 2 per cento, attestata a 96,16 milioni di euro.
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