Iscrizioni a scuola, nel Padovano si prevede un calo di 2 mila alunni

Il provveditore Natale: «Le elementari risentono della contrazione maggiore». Tengono nei numeri i licei a scapito però di istituti tecnici e professionali

Felice Paduano
Il provveditore Natale (foto Bianchi)
Il provveditore Natale (foto Bianchi)

Scade il 10 febbraio alle 20 il termine per le iscrizioni alle prime classi di elementari, medie e superiori. Le previsioni dell’Ufficio scolastico provinciale sono negative: l’anno scorso ci fu un calo di 1340 studenti e quest’anno saranno più di 2 mila.

«Il calo demografico impatta in modo più marcato rispetto all’anno scorso» conferma il provveditore agli studi Roberto Natale, «il calo si farà sentire anche alle superiori con i licei che recuperano a scapito però di istituti tecnici e professionali».

Stando alle notizie raccolte dai presidi, quest’anno non sono stati pochi i genitori che, non avendo dimestichezza con il computer, per le iscrizioni - rigorosamente online - si sono rivolti alle segreterie delle scuole, dei patronati, delle parrocchie e dei sindacati per farsi aiutare. In alcune associazioni l’iscrizione è stata fatta pagare 20 euro. Agli sportelli di Adl Cobas l’operazione è stata offerta gratis.

La contrazione più evidenti di iscritti si dovrebbe verificare nelle prime classi elementari. Scontato anche l’effetto sul piano occupazionale: meno alunni vuol dire meno classi e, quindi, meno cattedre, anche se alcuni dirigenti, con il consenso dell’Ufficio scolastico provinciale, ne approfitteranno per formare classi con meno studenti.

A livello di scuole primarie e medie inferiori il calo degli iscritti dovrebbe farsi sentire meno negli istituti dell’Arcella, dove la percentuale degli stranieri supera il 30%. «Solo domani mattina saprò con certezza se potrò confermare a settembre le stesse classi» osserva la preside del Nono Ic della Guizza-Salboro Concetta Ferrara, «finora sono venuti tanti immigrati a farsi aiutare dagli addetti della segreteria per le iscrizioni».

Vario il panorama per le superiori: i licei perderanno meno iscritti alle prime rispetto a istituiti tecnici e professionali. Ma il panorama è differenziato. «Allo Scalcerle non si dovrebbe registrare nessun calo» prevede il dirigente Giuseppe Sozzo, «abbiamo già 300 iscritti alle prime, con il Linguistico come indirizzo più richiesto».

Anche il preside del Calvi è ottimista: «I nostri numeri, al momento, sembrano confermare la tendenza positiva degli ultimi anni, nonostante l’inverno demografico» rileva Giuseppe Turetta, «le iscrizioni sono in linea con quelle dell’anno scorso, segno che il lavoro d’informazione e orientamento portato avanti da docenti e dirigente ha dato i suoi frutti. Abbiamo effettuato 8 giornate di scuola aperta, una serie di mini-stage e ci siamo fatti pubblicità anche sui media locali. Il report Eduscopio della Fondazione Agnelli» ricorda con soddisfazione Turetta, «ha confermato che il Calvi è la scuola che meglio prepara i suoi studenti nel settore economico e professionale. Tra gli indirizzi più scelti ci sono anche quelli sull’Intelligenza artificiale e sulla Finanza quantitativa».

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