«Isolatori sismici senza certificazione» La procura chiede l'incidente probatorio

TURBATIVA D’ASTA. La procura dell’Aquila ha aperto un’inchiesta sugli isolatori sismici della Fip
TURBATIVA D’ASTA. La procura dell’Aquila ha aperto un’inchiesta sugli isolatori sismici della Fip
 «La Fip industriale forniva numero 2.472 isolatori sismici a scorrimento con doppia superficie curva del tipo Fip-D, realizzato con materiale polietilene ad ultra alto peso molecolare, per un importo complessivo di euro 4.380.996,14, privi al momento della fornitura e del montaggio dei necessari certificati di omologazione e qualificazione del Consiglio superiore dei lavori pubblici, in violazione a quanto previsto dagli articoli 11 D.M. Ministero delle Infrastrutture del 14.01.2008 e 5 del capitolato speciale d'appalto». Con queste parole la Procura dell'Aquila ha aperto un fascicolo per turbativa d'asta e frode nelle pubbliche forniture nei confronti anche di Donatella Chiarotto e Mauro Scaramuzza, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Fip di Selvazzano.  Il pm, infatti, scrive al gip chiedendo l'incidente probatorio per fugare tutti i dubbi sulla faccenda. «Il motivo per il quale ritengo che sia necessario operare ulteriori approfondimenti sull'idoneità dei dispositivi - sottolinea la procura abruzzese - è che questi rappresentano per l'Italia una novità e proprio per questo occorre essere particolarmente cauti nella valutazione della loro efficacia». Il timore degli investigatori è che non avendo avuto gli «attestati di qualificazione» al momento dell'acquisto, i dispositivi possano creare problemi imprevisti. Fermo restando, che farsi accreditare senza i titoli necessari (le certificazioni sono arrivate solo in un secondo e successivo momento) resta comunque un reato. Continua il pm. «Tali dispositivi - aggiunge - sono stati creati negli Stati Uniti ed ulteriormente sviluppati da aziende tedesche e, come è noto negli ambienti scientifici internazionali, essi hanno garantito un livello accettabile di efficacia solamente dopo molti anni di prove, ricerche e sperimentazioni».  I rilievi il sostituto procuratore nel febbraio dello scorso anno li aveva esposti anche al presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, all'epoca Angelo Balducci (arrestato e poi scarcerato nel 2010 nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti gestiti dalla Protezione civile) nel febbraio del 2010 e anche un mese dopo al consiglio superiore dei lavori pubblici. Rilievi rimasti lettera morta, pare, dato che il pm aggiunge: «Non può non rilevarsi che l'attestato di qualificazione (a firma del presidente architetto Karrer del 28 ottobre 2010) anziché essere stato rilasciato prima della fornitura e prima dell'istallazione, come previsto dalla normativa vigente, veniva rilasciato a distanza di oltre un anno dalla fornitura. Inoltre - chiude - dalla lettura degli atti, non si ricava alcuna certezza in ordine alla corrispondenza degli isolatori muniti di attestati e quelli istallati a L'Aquila». (p.bar.)

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