L’ abbraccio della città al suo nuovo vescovo

Oggi pomeriggio don Claudio Cipolla, 60 anni, da 17 anni parroco di Sant’Antonio a Mantova e per quasi un ventennio direttore della Caritas, sarà vescovo. Due mesi e nove giorni dopo l’investitura ricevuta dal Papa, sarà così pronto a diventare il 123° vescovo di Padova, succedendo ad Antonio Mattiazzo che ha guidato la diocesi per 25 anni. È un giorno importante per il parroco, storico per due diocesi: quella di Mantova che saluta con affetto e tristezza, un parroco semplice e capace di lasciare un segno profondo nella sua comunità; e quella di Padova che si prepara ad accoglierlo e che sarà presente con una folta delegazione all’appuntamento.
Si ipotizza che saranno almeno trecento i padovani che dalla mattina raggiungeranno Mantova per partecipare in qualche modo - dentro la basilica di Sant’Andrea o davanti a uno schermo gigante in piazza Alberti - alla cerimonia dell’ordinazione episcopale che inizierà alle 16.30 e che sarà preceduta da una breve processione dalla rotonda di San Lorenzo. Padova sarà rappresentata anche da sessanta laici del Consiglio Pastorale diocesano e degli Uffici pastorali. «Rappresenteremo simbolicamente tutte le realtà della diocesi», spiega Stefano Bertin, vice presidente del Consiglio Pastorale. «Arriviamo a braccia aperte per accogliere un dono, ma non saremo a mani vuote. Portiamo in dote la nostra umanità, il nostro percorso di fede e di servizio. È un momento importante per la nostra chiesa, c’è una grande novità, c’è la curiosità di conoscere la persona con cui lavoreremo. È il momento dei desideri, del foglio bianco con cui si inizia a scrivere una nuova storia. Cosa ci aspettiamo? Che sia un vescovo audace, che ci porti su strade nuove, che ci stia accanto, che sia paziente e che dialoghi con la politica e con la cultura. Sappiamo che sarà attento agli ultimi, a chi resta indietro, in questo senso siamo già in sintonia». La città, nel senso più istituzionale, sarà rappresentata dall’assessore Alessandra Brunetti: «Porterò a Mantova la gioia e la trepidazione con cui tutti aspettiamo il nuovo vescovo e viviamo questo momento importante. Il motto episcopale di don Claudio - Coraggio, alzati, ti chiama - è un invito alla speranza e alla fiducia che ci invita a trovare la forza nei momenti difficili».
A celebrare la messa saranno il vescovo di Mantova, Roberto Busti, il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, Nunzio Galantino, il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia e il vescovo emerito di Mantova Egidio Caporello. Insieme a loro altri sedici vescovi e almeno trecento sacerdoti, un centinaio dei quali giunti da Padova.
E a Mantova sarà invece il giorno del commiato. Il settimanale diocesano La Cittadella ha preparato uno speciale che ripercorre la vita di don Claudio. Il gruppo parrocchiale, che sta per perdere una figura spirituale molto amata, ha raccolto, con una scatola sistemata in chiesa, preghiere o semplici pensieri indirizzati a don Claudio. Saranno raccolti in un libro che sarà consegnato al nuovo vescovo di Padova durante le due messe di saluto alla comunità previste per l’11 ottobre. Tra l’una e l’altra, inoltre, sarà scattata una maxi fotografia alla comunità nella piazza davanti alla chiesa. La comunità sta già organizzando i pullman per accompagnare don Claudio nel giorno del suo ingresso da vescovo a Padova, il 18 ottobre.
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