La campana suona e sveglia tutti alle 7: è rivolta su Facebook

MONTAGNANA. Le campane mattiniere turbano il sonno del bimbo e su Facebook si anima il dibattito col parroco. È curioso il lungo e partecipato botta e risposta ospitato dalla pagina Facebook “Amici di Borgo San Marco”, spazio ritagliato in rete dal parroco don Lorenzo Mischiati e teatro di interessanti dibattiti su problematiche della frazione.
Scrive Betty: «Per l’ennesima volta anche questa mattina le campane hanno interrotto il sonno sereno del mio bambino… non c’è verso di diminuire i decibel?». Le campane del Borgo sarebbero “colpevoli” di suonare per ben tre volte dalle 7 alle 7.30: la prima volta per l’Ave Maria, la seconda alle 7.15 per la messa e alle 7.30 con una campanella, anche qui per tradizione. «Chi lo spiega al mio bambino che si sveglia nel pieno del sonno e vorrebbe dormire?» continua la madre «Non si parla di togliere il suono della campana, sarei la prima a non volerlo: si tratterebbe magari di ridurre un po’ i tempi del suono. Ce l’ho solo con la campana delle 7, che suona poi per tre volte: per le altre ore può suonare anche ogni dieci minuti!». A dar man forte è Roberto Gardo: «Sei a letto? Ti svegliano. Riprendi sonno? Dopo 15 minuti ti risvegliano. Insisti nel dormire? 15 minuti e nuova scampanata. Come fai a svegliarti di buon umore? A che serve suonare con questa frequenza e suonare tre campane assieme? Non bastano tre rintocchi o una campanella dal suono più leggero?».
Nel marasma di interventi (quaranta, molto civili e supportati da proposte), interviene anche il parroco: «Non si può ridurre il tempo. C’è un computer che suona e ha una programmazione. L’unico modo è suonare manualmente e bisognerebbe comunque accedere al computer ed essere sempre in sacrestia, con difficoltà di bilanciare i suoni. Mi pare strano che ci infastidiamo per le campane, che hanno un suono sacro e hanno sempre suonato dal Medioevo ad oggi». Don Lorenzo, convinto che l’inquinamento acustico è ben altro, ricorda che al suo arrivo eliminò la campana delle 7 e dovette subire una sollevazione popolare. La gente chiese e ottenne il ripristino della tradizione.
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