La Cassazione annulla i Daspo a 5 ultras del Padova

Provvedimenti dopo gli scontri tra tifosi Biancoscudati e vicentini: vizio formale, termini della difesa non rispettati

PADOVA. Dodici ultras di Padova (cinque) e Vicenza riescono a farsi annullare il Daspo dalla Corte di Cassazione per un vizio formale. Non è stato rispettato il termine di quarantotto ore tra la notificazione del provvedimento del questore e l’impugnata ordinanza di convalida, inoltre le posizioni erano state valutate tutte assieme e non singolarmente.

In pratica sono state violate le regole processuali in tema di garanzie difensive. Tutto quindi è stato annullato. Il 22 settembre scorso gli irriducibili delle due curve si erano ritrovati in un autogrill romagnolo per picchiarsi duramente. Era arrivata la resa dei conti. Uno specchietto di un pulmino rotto, insulti e offese era stato il bilancio dello scontro avvenuto verso le 13 in un autogrill dell’A14 poco più a sud di Rimini a Montefeltro. Si sono trovati nello stesso spazio di sosta le tifoserie del Padova (dirette a Gubbio) e del Vicenza (Pesaro).

Apriti cielo. Sono volati insulti e cori. Ma i vicentini erano scortati dalla polizia che ha calmato gli animi. Alla fine “solo” uno specchietto rotto per un pulmino di ultras vicentini ad opera dei padovani. Poi la Digos ha visionato i filmati dell’area di servizio ed erano arrivati i Daspo.

Con distinte ordinanze del 31 ottobre 2019 il Gip del Tribunale di Rimini ha convalidato i provvedimenti impositivi emessi il 30 (quanto ai tifosi berici) e il 29 (quanto ai sostenitori euganei). Veniva imposto a Alberto Martin, Simone Cecchinato, Stefano Falasco, l’obbligo di presentarsi alla questura di Padova; a Luca Fortin, Loris Zampieri al comando della tenenza carabinieri di Dolo, in coincidenza con ogni incontro, e comunque secondo le modalità ivi stabilite, del Calcio Padova.

Inoltre a Fabio Bozzi, Stefano Giovanni Boschiero, Fabrizio Manfredì, Pasquale Iannuzzo era imposto l’obbligo dì presentarsi alla questura di Vicenza; a Simone Pellizzato ai carabinieri di Thiene; a Cristian Zonta al Commissariato di Bassano del Grappa; a Matteo Vettore ai carabinieri di Lonigo, in coincidenza con ogni incontro. Il gip ha convalidato il Daspo emesso dal questore.

Il provvedimento, unico e replicato per tutti gli interessati, è stato datato dal giudice 31 ottobre 2019 alle ore 19, mentre il timbro di depositato in cancelleria porta la data del 2 novembre 2019. I giudici hanno osservato che è nulla, per violazione del diritto di difesa, l’ordinanza di convalida del provvedimento del questore, impositivo dell’obbligo di presentazione a un ufficio o comando di polizia, che non contenga alcun riferimento alle deduzioni oggetto della memoria difensiva depositata entro il termine di quarantotto ore dalla notifica al diffidato. Quindi le ordinanze sono state tutte annullate con rinvio al tribunale di Rimini per un nuovo esame.

Gli ultras non hanno più nessun obbligo di presentazione all’autorità di polizia giudiziaria in merito a quei fatti. —
 

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