La coalizione civica: «I cittadini occuperanno la scena politica padovana»

L'assemblea in municipio per lanciare il nuovo soggetto verso le elezioni 2017: «Contro l’uomo solo al comando i padovani occuperanno la scena politica». 
Un'assemblea del movimento Padova2020
Un'assemblea del movimento Padova2020

PADOVA. «Contro l’uomo solo al comando stasera i padovani occuperanno la scena politica». Nicola Rampazzo è tra i promotori della Coalizione civica che alle 21 nella Sala Anziani del municipio segnerà l’inizio di un percorso di partecipazione verso le prossime elezioni.

Rampazzo, cos’è questa assemblea e la coalizione?
«Sarà un’assemblea prima di tutto di ascolto, in cui faremo parlare i cittadini. Poi avvieremo i gruppi di lavoro per un programma partecipato».

Ma a chi vi rivolgete?
«Ai padovani che possono trovare uno spazio in cui parlare e rispondere alle vessazioni che hanno subito in questi due anni e mezzo».

Dunque una critica all’amministrazione Bitonci?
«È l’unico già in campo. Dobbiamo scongiurare il suo ritorno».

E volete farlo senza simbolo di partito?
«Vogliamo dimostrare che non servono le appartenenze per poter fare politica in città. Anche se va dato atto alle forze politiche che hanno già aderito, come Padova2020 e la Sinistra, del coraggio di aprirsi alla partecipazione».

Si può davvero rinunciare alle tante liste sulla scheda?
«Questo lo decideremo con chi prenderà parte al percorso. Non è detto che ci presenteremo con una sola lista».

Nei rapporti con il Pd pesa ancora la rottura del 2014?
«Siamo laici nei rapporti con le altre forze, senza preconcetti. Vogliamo però un programma che sappia superare le politiche di Bitonci. E possiamo trovare un candidato che sia garanzia di questo programma».

Come parlerete ai padovani?
«Alle persone bisogna dare la reale possibilità di influire nei processi decisionali della città. E dall’altra parte spiegare che il modello populista non risolve i problemi».

Nel Pd però è in atto una lotta tra fazioni.
«Io invece leggo una buona volontà da parte di tutti, al di là delle correnti. Spero che alle parole seguano i fatti. Il Pd ha bisogno però di essere credibile».

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