«La collisione in mare con una nave da carico ha fatto affondare la barca di Aldo e Antonio»

IL GIALLO
Resta un giallo la scomparsa di Antonio Voinea e Aldo Revello. Ormai i due marinai sono dispersi nell’oceano Atlantico da quasi cinque mesi. Il 2 maggio scorso partì un segnale d’allarme dal sistema d’emergenza satellitare della loro barca a vela diretta verso lo stretto di Gibilterra dopo la traversata atlantica. Da quel momento calò il silenzio: dell’imbarcazione, come dei due dispersi, non venne mai trovata alcuna traccia durante i primi giorni di ricerca.
Da allora nulla si sa della sorte del marinaio 31enne Antonio Voinea, a bordo della “Bright” dell’amico e collega skipper, lo spezzino Aldo Revello, a capo della traversata. Ufficialmente i due uomini di mare risultato dispersi e la prima ipotesi resta quella del naufragio e dell’affondamento improvviso dell’imbarcazione. Ma non mancano gli interrogativi: Aldo e Antonio erano due esperti di vela, possibile che non abbiano fatto in tempo a mettersi in salvo sulla scialuppa d’emergenza? Perché l’allarme è durato solo un minuto e mezzo e poi ha smesso di funzionare? Possibile che conoscendo la posizione esatta dell’imbarcazione le ricerche non abbiamo portato a nulla? Come mai non sono stati trovati resti del relitto?
Sono molte le domande poste dai parenti, alle quali potrebbe rispondere solamente un’inchiesta giudiziaria. È quanto sta cercando di ottenere la famiglia Voinea attraverso il proprio legale, in contatto con la Procura di Roma, competente per questo genere di casi. «Vogliamo sapere la verità, qualsiasi essa sia» afferma Alice Voinea, la sorella di Antonio «non ci interessano le chiacchiere o le supposizioni più o meno fantasiose, da mesi stiamo sollecitando un intervento dell’autorità giudiziaria, per verificare se ci sono tracce o prove che possano fare luce su quanto è successo il 2 maggio scorso. Noi non abbiamo i mezzi per saperlo ma non ci stancheremo di cercare una risposta».
Intanto dalla Liguria Rosa Cilano, moglie dello skipper Aldo Revello, ha diffuso sui social un appello che non manca di far discutere e di sollevare altri interrogativi. «Ho ricevuto queste informazioni da una fonte sconosciuta» scrive Rosa su Facebook «a quanto pare Aldo è morto. È affondato insieme alla sua barca a vela dopo una collisione con una nave da carico. Per favore, aiutatemi a trovare la verità». Il messaggio, subito condiviso da centinaia di persone, rilancia una delle ipotesi di cui si era parlato nei primi giorni, quella della collisione con un’altra imbarcazione. La moglie di Revello, di fronte alle domande di molti, aggiunge solamente che questo messaggio era la condizione per ricevere altre informazioni.
«Noi non ne sappiamo assolutamente nulla» affermano invece da Bovolenta i familiari di Antonio «anzi questa iniziativa ci stupisce e ci lascia perplessi. In base a quali elementi si può fare una simile affermazione? Che altro c’è che non sappiamo?».
L’avvocato Matteo De Poli sta seguendo la famiglia Voinea e conferma che al momento si possono solo fare delle supposizioni. «Stiamo ancora aspettando che la Procura di Roma ci comunichi il nome del pubblico ministero che sta seguendo il caso. Purtroppo nei mesi scorsi ci sono stati dei ritardi nelle comunicazioni fra uffici giudiziari, ma dovremmo sapere a breve chi sarà titolare delle indagini. Ancora lo scorso giugno abbiamo presentato la denuncia di scomparsa di Antonio. Appena avrò il nome del pm chiederò subito un colloquio a Roma per avanzare le richieste della famiglia. Solo un’inchiesta giudiziaria può cercare degli eventuali elementi di prova. Finora l’ipotesi è quella del naufragio e l’unico dato certo è la posizione della barca il giorno della scomparsa. Poiché ci sono le coordinate esatte sarebbe anzitutto da verificare se vi sono delle immagini satellitari di quel punto in un determinato lasso di tempo, anche per verificare se c’erano altre navi in zona. Si potrebbe anche analizzare il segnale del telefono satellitare, pare fuori uso dal giorno prima. Per ora ogni ipotesi resta aperta ma non trova alcun riscontro». —
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