La coop siciliana Badia Grande si prepara allo sbarco a Bagnoli

BAGNOLI. Pochi giorni ancora perché sia definita la nuova gestione al centro di accoglienza a San Siro di Bagnoli. Entro il 30 di questo mese le cooperative Badia Grande, Senis Hospes con Tre Fontane e Azione sociale - rispettivamente prima, seconda e terza nella classifica per l’aggiudicazione dell’appalto - devono “giustificare” alla Prefettura le loro offerte giudicate anomale. Badia Grande, di Trapani, ha raggiunto addirittura il punteggio massimo, cento su cento, garantendo quindi più di tutte le altre coop in corsa sia nell’offerta economica che in quella tecnica.
Ed è in particolare l’offerta economica a colpire: 23,32 euro pro capite- pro die, contro i 32,50 di base dell’appalto e gli attuali 31,90 della gestione Edeco-Ecofficina. Uno ribasso di quasi il 30 per cento che a qualcuno fa temere possa compromettere la qualità del servizio. Da Trapani, tuttavia, i responsabili di Badia Grande, ostentano sicurezza: «Nella nostra offerta» conferma il presidente Antonio Manca, «ci siamo attenuti al capitolato di gara. Io non so cosa venga offerto e garantito oggi da chi gestisce il centro di accoglienza, ma so che con la nostra offerta economica possiamo garantire quanto richiede il capitolato. Del resto» fa notare Manca, «non è che siamo dei principianti, gestiamo attualmente circa mille persone in accoglienza, questo ci consente di avere dei contratti favorevoli con molti fornitori. Per il centro padovano abbiamo applicato il modello che conosciamo e che sperimentiamo da anni in Sicilia. Ovviamente si tratta di una proiezione sulla carta che poi andrà misurata sul campo». Edeco attualmente assicura agli ospiti diversi servizi in aggiunta al minimo richiesto dal capitolato di gara, soprattutto sul fronte dell’assistenza sanitaria la cui spesa incide molto sui costi di gestione dell’hub, ma anche per il cibo e il vestiario. C’è poi un dato macroscopico che emerge: Edeco ha indicato nella sua offerta economica 174 mila euro di costi per la sicurezza. Badia Grande si è fermata a 15.900 euro.
I recenti episodi di violenza che hanno acuito l’ostilità nei confronti dell’accoglienza, non spaventano la coop siciliana: «Mi rendo conto che si tratta di un territorio molto diverso dal nostro. Da noi l’accoglienza non viene messa in discussione e abbiamo a che fare con numeri importanti da sempre. Per questo conosciamo anche i rischi della convivenza di etnie diverse, le difficoltà di integrazione e i rischi per la sicurezza che queste componenti possono comportare. Si tratta di averne piena consapevolezza e di lavorare molto sulla prevenzione, di dar vita a forti sinergie con le istituzioni per creare insieme le condizioni per lavorare al meglio. Noi siamo abituati al lavoro di squadra e sarà il modello che cercheremo di replicare a Bagnoli. Entro fine mese forniremo i dati richiesti per giustificare la nostra offerta».
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