La Corvallis fa scuola e ospita un istituto tecnico superiore

Il modello dell’Its residenziale sarà sperimentato per la prima volta in Italia Piovesana: «Investire più risorse per affiancarli ai percorsi universitari»

PADOVA. Sarà la padovana Corvallis, player nazionale e internazionale dell’Information Technology, ad ospitare il primo Istituto Tecnico Superiore interno ad un’azienda.

Un modello, quello dell’Its “residenziale”, che sarà sperimentato a Padova per la primo volta nel Paese e su cui Assindustria Venetocentro scommette per dare ulteriore slancio alla sfida del difficile reperimento delle competenze. In regione infatti tra 2018 e 2020 saranno oltre 22 mila i posti di lavoro per super-tecnici informatici ad disposizione mentre ad oggi il mercato può garantire che solo 1 posto su 2 sia occupato da una figura specializzata.

A partire da ottobre Corvallis allestirà nella sua sede centrale le aule e gli spazi ricreativi per i 25 studenti da formare nello sviluppo di applicazioni aziendali web e cloud (tecnico cloud back end developer). Un corso full time, rivolto a diplomati da ogni regione d’Italia, che si articolerà in 1. 200 ore di formazione e 800 di tirocinio, con una forte commistione tra apprendimento formale e pratico. Corvallis, in questa partita ha scelto di investire risorse (60. 000 euro che raddoppiano con il tutoraggio, su un valore del progetto di 340. 000 nel biennio) ma anche organizzazione e persone in una sperimentazione che ci si augura sarà apripista per altre esperienze.

«C’è bisogno di ripensare, e in fretta, l’offerta di istruzione» spiega Enrico Del Sole, vicepresidente di Assindustria Venetocentro con delega a Ricerca e Innovazione, Università e Amministratore delegato di Corvallis Holding. «Più orientamento, più formazione sul lavoro, laboratori, e soprattutto più Its per far crescere la formazione terziaria professionalizzante di cui il Paese ha urgente bisogno. La nostra sarà una sperimentazione che intendiamo rendere strutturale e replicare con le altre fondazioni, sul territorio e nel Paese. Una sfida che possiamo e dobbiamo vincere insieme, imprese, Università, scuole, istituzioni, famiglie per orientare i giovani verso percorsi di formazione in grado di assicurare un lavoro certo, che non precludano comunque la prosecuzione degli studi universitari».

Un progetto promosso da Assindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso con Fondazione Its Kennedy di Pordenone (di cui l’Associazione è socio fondatore) in collaborazione con Fòrema, che offre agli studenti selezionati standard di occupabilità post diploma tra le più alte del panorama formativo nazionale.

A nordest infatti i tassi d’ingresso nel mondo del lavoro per posizioni coerenti con il corso di studi Its raggiungono punte molto superiori al 90%. «In un’epoca di grandi trasformazioni tecnologiche, gli Its giocano un ruolo decisivo» dichiara Maria Cristina Piovesana, Presidente di Assindustria Venetocentro. «Attraverso l’offerta formativa collegata a un reale bisogno delle aziende, formano infatti quei profili tecnici ad alta specializzazione di cui le imprese hanno enorme bisogno. Parliamo di 193. 000 super-tecnici in Italia nei settori chiave, dalla meccanica all’Ict, decine di migliaia nel Nord Est. Ora occorre investire più risorse negli Its, per affiancarli e integrarli ai percorsi universitari, raddoppiare il numero di studenti e ridurre l’enorme gap che scontiamo rispetto a Germania e Francia». —

Riccardo Sandre

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