La denuncia di Saia: «Bitonci ha dato le case ai Rom non residenti»

L'ex assessore smentisce congiure e poteri forti: «Ho rotto con il leghista perché non mi ha dato carta bianca sulla sicurezza»
Maurizio Saia nel campo nomadi di via Bassette
Maurizio Saia nel campo nomadi di via Bassette

PADOVA. «Bitonci ha dato le case ai Rom anziché sgomberarli. Ne abbiamo 80 in giro per la città. Non è questo il mio concetto di sicurezza». Due settimane dopo il grande “strappo” Maurizio Saia torna in campo a raccontare la sua verità. E manda in soffitta congiure, poteri forti e trame politiche di alto livello. «È successa una cosa banale nella sua drammaticità politica: a tradire Bitonci è stato il suo far politica prendendo a pedate la sua maggioranza».

Saia, lo strappo dunque è stato sulla sicurezza?
«Una serie di gocce hanno fatto traboccare il vaso. Ho più volte fatto presente al sindaco la mia irritazione e l’impossibilità di fare l’assessore con un comandante come Paolocci».

Quali differenze tra lei e Bitonci sul tema?
«L’unica cosa che gli avevo chiesto al momento del patto per il ballottaggio era questa: avere carta bianca. Volevo mettere in pratica le 15 pagine del mio programma sulla sicurezza. Lui sul tema aveva scritto appena 15 righe».

L'intervista completa sul "mattino di Padova" in edicola domenica 27 novembre.

Maurizio Saia: "Ho rotto con Bitonci sulla sicurezza"

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