La fidanzata vince il concorso, professore indagato
PADOVA. Voleva far promuovere la sua compagna da ricercatore a professore associato nel Dipartimento di Medicina. Solo che lui, un ordinario dell’università di Padova membro della commissione giudicatrice, aveva dichiarato (e firmato un atto) in cui attestava di non aver alcun conflitto d’interessi con i candidati che ambivano a quel posto. Peccato che, tra quei candidati, ci fosse la compagna cinquantenne.
Il risultato? Tutto come nelle previsioni: la fidanzata, pure convivente, ha vinto. Ma qualche altro partecipante (bocciato) non ha digerito il risultato infastidito da quella vicinanza di fatto, risaputa nell’ambiente, smentita dalle carte ufficiali. E così ha preso carta e penna e scritto un esposto finito sul tavolo del pubblico ministero padovano Sergio Dini. E il professore-commissario, quasi settantenne, è ora indagato per falso e abuso d’ufficio.
E la nomina a docente di seconda fascia? Il concorso è stato annullato.
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