La Fiera di Padova chiude il bilancio in positivo. E nel futuro ci sono i congressi

Il bilancio 2021 ha registrato 372 mila euro di utile. Il nuovo centro nel 2022 avrà 50 eventi e 25 mila presenze

Cristiano Cadoni
NICOLA FOSSELLA
NICOLA FOSSELLA

PADOVA. Per essere moribonda, come sostiene qualcuno, la Fiera di Padova non se la passa proprio male. Aggrappandosi all’ossigeno dei ristori concessi dal governo per limitare i danni del Covid, ma soprattutto per effetto di una strategia di diversificazione che ha prodotto ricavi da più fronti, Padova Hall si è ritrovata a consegnare al voto dell’assemblea dei soci un bilancio d’esercizio 2021 che restituisce finalmente il suono di un battito regolare.

In via Tommaseo forse è giunta l’ora di voltare pagina, anche perché l’entrata in attività del centro congressi fa immaginare per l’immediato futuro una resurrezione che - ripensando a certi momenti critici non troppo lontani - ha del miracoloso.

I NUMERI

I segni meno, stavolta, bisogna andare a cercarli. Prevalgono di gran lunga i più, anche se bisogna considerare due aspetti: il 2020 era stato l’anno del tutti-fermi e il 2021 è stato quello dei ristori statali, 4,2 milioni arrivati in cassa. In ogni caso i ricavi volano a 13,3 milioni di euro, +132% rispetto ai 5,9 milioni del 2020, ma anche +3 milioni rispetto al 2019, ultimo anno “normale”. Il risultato di esercizio ante imposte torna positivo dopo anni: 372 mila euro, +105% sul 2020. Bene anche il margine operativo lordo, 4,3 milioni, in aumento del 223% rispetto all’anno precedente.

IL SOLLIEVO

Il presidente di Padova Hall, Antonio Santocono, esulta in latino: «Hic manebimus optime», dice, aprendo la presentazione del bilancio. «Raccogliamo i frutti di una programmazione triennale, perciò devo ringraziare Luca Veronesi (il direttore generale che se n’è andato, ndr) con cui abbiamo impostato il lavoro che ora Marco Valsecchi proseguirà con la sua esperienza.

La Fiera sta diventando quella che abbiamo a lungo immaginato, un luogo di innovazione con l’hub, il competence center, l’università che porta qui Ingegneria, il centro congressi in piena attività.

È anche un’operazione di riqualificazione urbana che farà di quest’area un luogo dove stare insieme, la quarta piazza della città, senza cancelli e recinzioni, accessibile sempre, con ristoranti e negozi».

Sarebbe un peccato, fa capire Santocono, se non fosse così: «È l’unica fiera in centro città, vicina alla stazione, con il tram che passerà davanti. In arrivo c’è Le Village, acceleratore di startup di Crédite Agricole, la scuola di design del parco Galileo. Insomma, si sta concretizzando quel chilometro dell’innovazione di cui abbiamo sempre parlato».

LE STRATEGIE

Marco Valsecchi, il nuovo direttore, ha trovato uno scenario ben diverso da quello che angosciava i suoi predecessori. Ma sa che i problemi non mancano. «Ci siamo dati tre obiettivi: crescere e rafforzarci, soprattutto sul fronte congressuale, diversificare l’offerta di servizi e prodotti e diventare più efficienti», dice. «Le fiere si faranno, ma solo quelle che danno profitto. C’è qualche marchio da risvegliare e abbiamo in mente diverse novità, soprattutto rivolta agli universitari».

IL BOOM DEI CONGRESSI

E poi c’è il centro congressi che fa da traino, con numeri già notevoli: 50 eventi programmati quest’anno (compresi i 16 già fatti), 25 mila ospiti attesi, un indotto stimato in 8-10 milioni. «Stiamo lavorando per il 2023 e anche per gli anni successivi», prosegue Valsecchi. «Per dire, ci siamo aggiudicati il congresso internazionale dell’European Academy of Paediatrics, dal 17 al 21 maggio dell’anno prossimo, organizzato dalla società Paragon Group che è un colosso con sedi a Ginevra, Tel Aviv, Dubai e Città del Capo. E abbiamo prenotato anche il meeting europeo della Society for Pediatric Dermatology previsto per maggio 2026, a conferma del fatto che cominciamo ad avere importanti riscontri a livello internazionale». Guardando a un orizzonte più breve, sul calendario ci sono il congresso della Lega italiana contro l’epilessia, in programma dall’8 al 10 giugno, il simposio internazionale Sweden&Martina di ortodonzia (dal 23 al 25 giugno) con 1.600 ospiti attesi e - non meno importante - il congresso internazionale sulla computational intelligence Wcci, in programma dal 23 al 25 luglio con duemila iscritti.CRIC

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